Speriamo che la squadra con Marcolin faccia bene e che i nostri siano solo discorsi di questa settimana. Non possiamo permetterci di discutere di un altro fallimento, non possiamo lasciare troppi punti per strada e non possiamo permetterci altre polemiche che avvelenano l'ambiente.
Tuttavia, vorrei fare solo alcune osservazioni alla luce di quello che è successo, cioè l'allontanamento di Ventrone.
Quando Sannino perse le staffe, la Società si schierò nettamente dalla parte del preparatore, costringendo il nostro ex allenatore a delle dignitosissime (secondo me) dimissioni.
Sannino non era in discussione, perché i giocatori lo seguivano e quando c'è questa unità di intenti, l'allenatore non viene esonerato. Ma i contrasti sulla preparazione atletica causarono delle incomprensioni. Oggi l'allontanamento di Ventrone fa un po' giustizia allo stesso Sannino, nonostante gli errori che ha commesso. Non riuscivo a criticarlo del tutto perché riusciva a dare compattezza a una squadra totalmente a pezzi. Ricordiamoci che i ragazzi allenati da Sannino erano in condizioni peggiori di quelli che sta allenando Marcolin. Per curiosità ho riletto alcuni post di novembre e sulla condizione fisica dei giocatori eravamo stati tutti categorici.
Ripeto, nonostante abbia commesso degli errori anche lui (sono d'accordo con Davide), mi sorge spontanea l'idea che le
lastime di Sannino fossero in buona parte dovute anche alla sfiducia sul lavoro di Ventrone. Infatti, in un'intervista dopo l'esonero, fu leale con la Società, riconoscente con i giocatori, ma non si espresse sul preparatore atletico.
Adesso siamo in zona retrocessione e dobbiamo conquistare una salvezza tutt'altro che facile e, a tal proposito, vi informo che anche il mio capo è coperto di cenere per aver considerato assurdi i timori di alcuni (pochi) sul rischio di una lotta salvezza. Al rischio della
mala cumpassa c'ero arrivato, ma lottare per non retrocedere mi sembrava un timore esasperato.
Suffuru! E ciniri rincoddu.
Detto questo, voglio considerare queste ultime due partite come due passi falsi da lasciarci alle spalle. Ma mi sembrava corretto da parte nostra (e alcuni lo hanno fatto), considerare queste due partite non solo come un fallimento atletico, ma anche un fallimento tattico e di lettura della gara.
Vale a dire: con Sannino eravamo tutti mister (me compreso), con Marcolin si parla solo di preparazione atletica? In mezzo c'è anche un pallone