La squadra uscita dal mercato di gennaio è sicuramente più forte di quella che avevamo lasciato il 28 dicembre 2014, perché, acquistando, tra l’altro, giocatori di categoria, sono stati colmati i deficit strutturali che limitavano la prima. Sono arrivati i due terzini ed i due centrocampisti che servivano, liberandosi di gente , e parlo di Monzon, Peruzzi e Leto, che si sono dimostrati inadatti alla serie B, nello stesso modo in cui l’anno scorso si erano dimostrati inadatti alla serie A, e di altri, qui mi riferisco a Calello e Marcelinho, che non erano nulla più di incognite all'inizio e tali sono rimaste dopo sei mesi. La squadra che ne è uscita è molto equilibrata e penso che ci possa tranquillamente portare alla salvezza che è l’obiettivo essenziale che ci resta.
La domanda che mi pongo è: "perché non l’hanno fatto a giugno?" L’inadeguatezza dei vari Monzon, Peruzzi e Leto era stata ampiamente dimostrata dallo scorso campionato e che Calello e Marcelinho fossero incognite inadatte ad una società che parte per vincere il campionato, era chiaro agli occhi di molti. Molto probabilmente se queste scelte, direi ovvie, fossero state fatte a giugno si sarebbero potute avere una più ampia scelta nella rosa dei sostituti, perche il Catania a giugno sarebbe stato una scelta ambita, al contrario di gennaio, e non si sarebbe stati costretti ad offrire “contratti della vita” od ad accontentarsi di giocatori non utilizzati o poco utilizzati dai rispettivi club e saremmo in ben altra posizione di classifica.
Partendo da queste premesse, ritengo che la campagna di riparazione fatta a gennaio sia da 10, perché, nelle condizioni date, non credo si potesse fare di più o di meglio. Mi resta il rammarico che sia stata sprecata quella di luglio, cominciata con due topiche colossali la riconferma di Leto e l’affidamento della guida tecnica al sig. “Ma tu lo sai con chi cazzo stai parlando?"