Finalmente arriva una vittoria, che ha un sapore particolare, perché ottenuta in condizioni di emergenza, contro una buona squadra e con delle circostanze favorevoli che il caso (bontà sua) ci doveva; e altro ci deve ancora.
Ad ogni modo, eviterei di sottilizzare sul pallone che si è stampato sul palo al 97', perché sono più di due anni che perdiamo punti per strada proprio allo scadere e finalmente questa volta è andata bene. Oltretutto, due anni fa il Pescara vinse contro di noi a tempo ampiamente scaduto, con un gol di Togni su calcio piazzato, che, dopo aver fatto quel gol, se ne ritornò nelle categorie che gli competono, cioè serie B e Lega Pro.
Confermo quanto già detto prima della partita, il Pescara è una buona squadra, ha giocatori di qualità, giocatori di categoria e se la gioca sempre. Ieri Baroni voleva solo vincere, non gliene fregava niente di pareggiare, infatti ha messo in campo una squadra con caratteristiche prevalentemente offensive, in quanto ha schierato Zampano al posto di Grillo (Zampano è un ottimo esterno, bravo ad attaccare, un po' meno a difendere), Appelt al posto di Nielsen (anche qui, Appelt ha tanta qualità, ma non fa pressing), infine ha fatto alternare Caprari e Caputo. Dall'altra parte, Sannino ha dovuto confermare una squadra inventata, che aveva quasi vinto a Crotone.
Alla fine ha vinto Sannino. La vittoria è merito suo, ha dato equilibrio a una squadra senza centrocampisti, tra primo e secondo tempo ha capito quali erano i problemi e di fronte a una situazione critica (infortunio di Jankocic) ha fatto la scelta giusta dimostrando di saper leggere la partita, infatti con l'ingresso di Leto la squadra è persino migliorata.
Al di là degli episodi, il palo, il gol mangiato dall'ottimo Calaiò, l'egoismo di Leto, Castro e Martinho, la partita è stata vinta (o persa, dipende dai punti di vista) a centrocampo.
Leggo e rileggo qua e là di questo "fantastico" centrocampo del Pescara, ma di fatto, hanno perso la partita proprio in mediana e a vantaggio di una squadra priva di centrocampisti di ruolo. Tante belle parole su questo Bjarnason, che ha tanta tecnica, tanto carattere, ma se ne stava costantemente nella nostra metà campo, senza rientrare per dare una mano ai compagni. Appelt, come già detto, ha tanta qualità, ma non corre e il povero Guana ha corso per tre. Dall'altra parte, i nostri si sono sacrificati per dare equilibrio e compattezza alla squadra, soprattutto Rosina, che è stato il migliore in campo e correva e contrastava come un medianaccio, con la differenza che sia lui, sia Martinho, facevano ripartire l'azione con i piedi buoni.
Infine, siamo riusciti a vincere dopo l'ingresso di Leto, ma non per la sua prestazione individuale, bensì per aver giocato con due vere punte. Ad ogni modo, seppur impreciso, Leto è stato bravo a svariare per tutto il centro destra. A quel punto, il Pescara si è allungato ulteriormente e i nostri hanno preso in mano il centrocampo. Molti allenatori avrebbero fatto entrare Sauro, passando alla difesa a cinque, Sannino, invece, ha messo un attaccante. Ergo, si difende meglio se metti un po' di paura ai difensori avversari.
Quando in passato dicevo di non vedere l'impronta di Maran, mi riferisco a questi episodi, cioè leggere la partita, rischiare con delle mosse che in un primo momento possono lasciare perplessi, ma che alla fine si rivelano azzeccate. Maran non rischiava mai, Sannino, invece, pur essendo difensivista, ha avuto il coraggio di camminare sulla corda, con il rischio di cadere, perché avevamo in campo contemporaneamente Martinho, Rosina, Castro, Leto e Calaiò.
Dopo aver vinto una partita in tali condizioni di emergenza, non mi va di sottilizzare su dettagli e circostanze che potevano essere migliori, semmai ho delle buone parole per Peruzzi e Monzon, che hanno limitato degli attaccanti temibili, come Caprari e Caputo da una parte, Politano dall'altra. Martinho mi è parso migliore di quanto si sia detto, Rosina è stato il migliore in campo e credo che questo possa bastare per definire la sua partita, su Calaiò mi sono espresso già molte volte e non è il caso di dire sempre le stesse cose. Per quanto riguarda Jankovic, risolviamo un dubbio: gioca lui non perché sia straniero e col nome "esotico", ma perché ha più talento degli altri. Lo so, dispiace dirlo, perché proprio lui è in prestito, invece gli altri sono nostri. Ma è la verità. Infine, è vero che Capuano ha perso una palla clamorosamente, innescando il contropiede degli avversari, ma mi è parso di capire che la circostanza fosse identica a quella in cui perse palla Rinaudo contro il Lanciano.
Infine, una sola nota dolente: credo che si possa tirare la prima conclusione su questo campionato. Anche quest'anno, dopo solo sei giornate, abbiamo 10 calciatori infortunati (aggiungo anche Spolli, perché sta giocando in pessime condizioni fisiche). Non può essere una coincidenza, c'è qualcosa che non va.