Da Cagliari a Cagliari. Lo scorso anno la sconfitta subita, in amchevole, dal Catania aveva evidenziato dei limiti che si sono poi trascinati per tutta una stagione che si preannunciava piena di aspettative.Su ciò che é stata la stagione dello scorso anno sportivo, sulle responsabilitá di giocatori, allenatori e dirigenza si é dibattuto a lungo, approfonditamente e, a volte, aspramente, per cui é inutile tornarci. Mettiamolo in archivio senza tuttavia dimenticarlo e guardiamo avanti.
Vediamo quali limiti, al di lá della differenza di categoria , sono emersi ieri sera. Innanzi tutto la manovra, che come nella partita contro il Tirol, ho visto svilupparsi troppo per linee orizzontali, quindi in maniera lenta e prevedibile, coi giocatori del Catania raramente fra le linee avversarie a dettare il passaggio in verticale (cosa che il Cagliari ad es. faceva in modo sistematico). La proverbiale (ormai é scritto in tutti i manuali del "fai da te" dell'allenatore che, se vuoi far male al Catania, devi far partire un'azione in velocitá sulla fascia destra, in quanto sulla sinistra del Catania c'é quasi sempre campo libero) debolezza della fascia sinistra non sembara ancora risolta e Martinho spostato a centrocampo si "normalizza" senza rendere secondo le sue possibilitá. Rosina (tecnica eccezionale) parte troppo da lontano, riducendo di molto la sua pericolositá, mentre Calaiò al momento é indecifrabile come posizione in campo e come attaccante. Il centrocampo dipende troppo da nervosismi, infortuni e voglia di giocare di Rinaudo e Almiron. Crapeck (ottimo acquisto), da solo non può reggere il reparto, specie nelle partite intense agonisticamente. La difesa, anche se di grande qualitá, dipende da tutto il resto della squadra.
Va tenuto conto certamente della preparazione, particolarmente pesante, ma da una squadra che lavora insieme da un mese e mezzo mi aspettavo di più. Maurizio Pellegrino é una persona seria e un tecnico preparato, e sicuramente saprá correggere i difetti, ovviamente se avrá i giocatori giusti a disposizione. Il Catania giá ora può contare su giocatori di grande qualitá i quali peró devono giocare da "squadra". Purtroppo sabato prossimo sará giá campionato, e correggere in corsa è sempre più difficile di preparare per tempo. Spero che il nostro allenatore non debba sprecare l'ultima grande occasione della sua carriera. Perché, come dice Santo, o sfondiamo o accucchiamu na gran malacumpassa.