Una chiosa su Torino Catania.
Se qualche hanno fa, che so… tornando da Taormina o dopo aver perso col Gravina in casa, qualcuno mi avesse pronosticato che a fine marzo 2006 una blasonata del calcio italiano come il Torino abrebbe avuto paura del Catania, l’avrei preso per scemo.
Invece per tutta la settimana che ha preceduto il big match delle 14^ giornata di ritorno della serie B, a margine della solita e scandalosa campagna mediatica che premia sempre chi in Italia ha qualche gallone in più di altre, si sono susseguite dichiarazioni dall’entourage granata che se da un lato mostravano il petto, dall’altro dimostravano anche a un poco attento osservatore che i torinisti ci temevano.
Lo stesso poco attento osservatore, che però non lavori come telecronista a SI o alla Rai, avrebbe pure visto chiaramente come il Torino ha vinto immeritatamente (la Ternana sabato scorso ha creato maggiori pericoli di Abbruscato & c.!) una partita che il Catania ha controllato agevolmente e che, soprattutto al primo tempo, con un po’ più di convinzione avrebbe potuto vincere.
Adesso dovremmo sciorinare il solito corollario dei luoghi comuni secondo il quale il calcio non è matematica, nel calcio vince chi fa un goal più dell’avversario, la palla è rotonda… e patipim e patapam, trikke e ballakke. Francamente non mi va, sono solo incazzato nero contro la sorte che ha permesso a una squadra mediocre e a un tecnico miserevole (come uomo soprattutto, oltre che come allenatore!) di vanagloriarsi per una vittoria chiaramente di cu… fortuna!
Nulla da eccepire sulla direzione di gara di Paparesta, sia chiaro (quel rigore anche al 90° lo avrebbe dato anche se fossimo stati la Juve!), se non per qualche svista che nel corso di una partita come quella di venerdì ci può stare. La cosa che mi rincuora e mi fa essere sempre più fiducioso è che il Catania è in salute, paradossalmente migliore di quello che ha giocato contro Triestina e Ternana, e difficilmente mollerà la realizzazione di questo sogno…i corvi, i dubbiosi e le cucche sono avvertite!
FORZA CATANIA SEMPRE… BARCOLLO MA NON MOLLO!