Dopo la vittoria contro la Sampdoria di domenica scorsa, il Catania si appresta ad affrontare domani la madre di tutte le partite al Bentegodi di Verona contro la formazione allenata da du malusangusu di Mandorlini, matricola e grande sorpresa di questa stagione in Serie A. Con la vittoria contro la squadra blucerchiata, il Catania di Pellegrino si è lanciato in un'affascinante avventura all’inseguimento di una difficilissima salvezza che se si riuscisse a centrarla c’avissunu a fari na statua a villa Bellini a Pellegrino. Con sei punti da recuperare sul Sassuolo quartultimo in classifica, il Catania è in pratica condannato a vincere tutte e quattro partite che restano da disputare da qui alla fine del campionato.
Maurizio Pellegrino sembra aver rivitalizzato il Catania riuscendo a dare compattezza e autostima a una squadra che è uscita a pezzi dalla seconda gestione di Maran in questo campionato. È vero che il Catania di Pellegrino lo abbiamo visto all'opera solo due volte finora, ma la sconfitta di misura contro il Milan in trasferta, e la vittoria casalinga (anche questa di misura, ma con tante occasioni da rete sprecate dai rossazzurri) contro la Sampdoria hanno fatto intravedere una squadra di calcio nel vero senso della parola, non quell'accozzaglia di morti di sonno che si vedeva con Maran, e fatto sorgere tanti rimpianti da parte di chi si domanda cosa sarebbe successo se l’allenatore siracusano fosse stato chiamato prima alla guida della formazione rossazzurra.
La partita di Verona è la cartina di tornasole per verificare se il Catania di Pellegrino è effettivamente quello che si è battuto alla pari con i rossoneri e che ha travolto sul piano del gioco i blucerchiati. Il Verona è ancora in piena corsa per un posto in Europa League e farà di tutto per portare a casa i tre punti. Ai veneti però mancheranno due cardini del centrocampo come Donati e Romulo, e giocherà con una linea mediana di soli incontristi. Il duo d'attacco Toni-Iturbe mette i brividi solo a sentirli nominare, ma credo che il Catania abbia gli uomini e le soluzioni per neutralizzare gli avanti gialloblu.
Domani si deve vincere a tutti i costi, quindi io propongo di confermare il 4-2-3-1 che Pellegrino ha sempre impiegato con proficuo finora.
Io manderei in campo la seguente formazione:
Frison
Peruzzi Legrottaglie Spolli Rolin
Izco Rinaudo
Leto Barrientos Plasil
Bergessio
Frison finalmente è il titolare inamovibile del Catania con Andujar a curarsi una infiammazione… ndo ciriveddu. Alberto gioca a due passi da casa (è di Mirano). Speriamo l’aria di casa gli faccia bene.
Come difensori centrali scelgo la nostra coppia storica Legrottaglie-Spolli. Al centro dell’attacco gialloblu ci sarà quel Luca Toni che di gol al Catania ne ha segnati a caterve. Servono tutta l’esperienza e tutti i centimetri e chili che il Catania può mettere in campo. I nostri due centrali lo hanno già fermato all’andata e possono farlo benissimo anche domani. Nel caso in cui Spolli non riuscisse a scendere in campo a causa dei suoi acciacchi, la nostra migliore seconda scelta è Gyomber il quale, per quanto possa essere inesperto, quanto meno possiede i centimetri per aiutare Fratello Nicola ad armare la contraerea per neutralizzare il centravanti gialloblu.
Come terzini scelgo Peruzzi a destra e Rolin a sinistra. Malgrado io sia sempre restio dal proporre di schierare giocatori fuori ruolo, credo che l'impiego di Rolin a sinistra sia necessario per fermare il velocissimo Iturbe. All’andata fu Alvarez a mettere la museruola all'ala veronese, ma purtroppo Comu Finiu ha ormai concluso la sua carriera al Catania. Di sicuru chissa non è pattita pi du 'ntrunatu di Monzon. A destra confermo Peruzzi sperando che riesca a dare il suo solito apporto in avanti, e a fermare anche lui a Iturbe nel caso in cui l’ala gialloblu si sposti dal suo lato.
A centrocampo gradirei che venisse dato un turno di riposo a Lodi, e che vengano schierati in coppia Izco e Rinaudo. Il regista rossazzurro sta giocando veramente male nelle ultime partite (per non dire da quand'è tornato a vestire la casacca rossazzurra), e soprattutto con uno schema con soli due centrocampisti, dove c’è da correre il doppio in mediana, si troverebbe immancabilmentre in difficoltà. Izco e Rinaudo invece hanno polmoni e muscoli per assicurare l’interdizione necessaria a centrocampo, e il Fito può anche incaricarsi di prendere palla dalla difesa e iniziare a impostare l’azione per il Catania.
Nella linea dei trequartisti schiererei Leto-Barrientos-Plasil, cioè gli stessi uomini che hanno giocato contro la Sampdoria. Con il 4-2-3-1 di Pellegrino, la collocazione in campo del Pitu è di fondamentale importanza, in quanto essendo in una posizione più accentrata, Barrientos può ricevere il pallone dai mediani e scaricare o sulle fasce o in avanti sul centravanti, o cercare la conclusione a rete lui stesso. Plasil avrà il doppio compito di effettuare i suoi soliti inserimenti in area avversaria, ma anche di dare una mano sulla linea mediana quando sarà necessario evitare di rimanere in inferiorità numerica a centrocampo. Il compito principale di Leto invece sarà quello di supportare Bergessio in area di rigore, ma dovrà anche dare una mano a Peruzzi a controllare la fascia destra.
Infine il nostro Toro Lavandina sarà chiamato ancora una volta a fare reparto da solo, ma con il nuovo schema di Pellegrino il nostro centravanti sta ricevendo molto più supporto dalle fasce. Contro la Sampdoria il Toro è sembrato in netta crescita fisica, e sono fiducioso che Gonzalo farà una grande partita contro la perforabilissima difesa gialloblu.
Carusi iu pensu ca si po fari. Ci sono tutte le condizioni necessarie per centrare l’impresa al Bentegodi, e per la legge dei grandi numeri, una vittoria in trasferta prima o poi deve arrivare. E perché no domani visto che mai come stavolta i tre punti sono necessari per continuare a sperare nella salvezza? Già mi puntai a sveglia pi dumani ammatina e sei e ‘n quattu. Maglietta rossazzurra ‘ngoddu, café a tinchité e urlo libero alla Fantozzi.
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FOZZA CATANIA