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E sono domande normalissime, non un attacco alla società, né un processo. Capisco che a Pulvirenti, per carattere, non piaccia né perdere né essere contraddetto, ma visto che in questa stagione si è contraddetto più volte (vedi i casi Lodi e Maran), faccio mia la domanda di Gionatha: se Cosentino ha potere deccisionale, magari perché è socio del Club, che male ci sarebbe a dirlo visto che la verità verrà comunque fuori?
Perché si ha paura a chiedere chiarimenti quando in società cadono altre teste (che avranno colpe che non conosciamo) ma non quella del principale responsabile del mercato?
Il momento di programamre è adesso: raramente le ultime classificate in A risalgono subito. Lo scorso anno per esempio i cugini avevano sistemato i ruoli chiave già adesso, prendiamo esempio.
Le domande sono più che legittime. A dire il vero una risposta a quella centrale ("Cosentino è un socio della Società Catania Calcio?") posta la Presidente in una puntata di corner (non ricordo se da un giornalista o da un tifoso) è stata data ed in maniera netta: "non ho mai avuto soci nelle mie attività e non ne ho adesso".
A questo io mi attengo.
Il discorso adesso si sposta sulla sostanza, ben sottolineata da Bua. ADESSO è il tempo di programmare per bene la prossima stagione. E la decisione su chi dovrà tenere le fila della riprogrammazione va presa adesso. In questi giorni di fine impero, "
macari i pulici ncuminciunu a tussiri" e si leggono dichiarazioni di agenti di calciatori del Catania che escludono fin da adesso la serie B per il loro assistito. Si rischia un "auto-rompete-le righe" anticipato che metterà nel ridicolo Pellegrino, il Catania e tutto quello che si è costruito in questi anni. Né d'altronde il Presidente o il Vice-presidente hanno dimostrato di saper governare questi processi di demotivazione nel corso di quest'anno. URGE una decisione, una buona decisione!!!!
Se, come pare e come si desume dai segnali delle settimane scorse (vedi ruolo di Caniggia) sarà ancora Cosentino a fare il mercato, allora ogni ipotesi diventa plausibile. Dalla testardaggine (per non dire un'altra cosa) del Presidente (
mbranatu di chiacchiere sugli infortuni e sulla sfortuna) a quella, a questo punto verosimile, del ruolo di socio "occulto" del Catania. Ma in questo caso Pulvirenti non avrebbe detto solo una "legittima" bugia (come faceva Lo Monaco per coprire le operazioni di mercato), ma ci avrebbe preso per il "fondello"...... cosa a cui personalmente non credo. Non ci sarebbe stato infatti migliore motivo di questo per spiegare la rivoluzione organizzativa dello scorso anno, quando Cosentino era ancora "tutto da scoprire" e sull'onda dell'entusiasmo della bellissima stagione, si poteva digerire tutto.
Saremmo tutti più tranquilli se sapessimo che il Catania è inserito in un grande gruppo sportivo che opera a livello planetario e che non ha praticamente limiti nella ricerca di talenti e di giocatori. Purtroppo i fatti dicono che non è così. Allo stato dei fatti, anzi, qualunque campagna acquisti fatta da questo personaggio, verrebbe vista,
a torto o a ragione, con sospetto. E ce ne sarebbero tutti i motivi.