Il Catania frana malamente in casa contro il Napoli perdendo per 4-2 nell’ultimo confronto infrasettimanale del campionato e vede scomparire quasi del tutto le ultime residue speranze di permanenza in Serie A. Oramai solamente la matematica consente ai rossazzurri di rimanere aggrappati alla massima serie che vede il Catania sempre in ultima posizione ma con ben sei punti da recuperare sul Bologna quart’ultimo in classifica.
Il Catania ha perso la partita a causa di un primo tempo assolutamente allucinante in cui, tra gli errori di impostazione della squadra da parte dell’allenatore Maran e le minghiate individuali del portiere Andujar, il Napoli con il minimo sforzo si è ritrovato all’intervallo in vantaggio per 4-0. Dopo la trasferta di Reggio Emilia avevo detto che il secondo tempo contro il Sassuolo era stato la peggiore frazione di partita della storia del Catania. I rossazzurri hanno impiegato appena dieci giorni per stabilire un nuovo record negativo, con il primo tempo di ieri sera contro il Napoli a costituire adesso la peggiore frazione di partita della storia del Catania.
La partita era iniziata già male ancora prima del fischio d'inizio, con la contestazione a priori della tifoseria rossazzurra contro la loro squadra. I giocatori del Catania sono stati contestati prima, durante e dopo la gara, con gli epiteti e i cori di raggiro provenienti dagli spalti che hanno raggiunto il loro apice durante il disastroso primo tempo, e che hanno avuto un facile obbiettivo in Andujar, autore di una prestazione da terza categoria. Io personalmente mi dissocio dai cori che hanno avuto luogo prima e durante la gara, ma concordo con la contestazione a fine partita. I fischi prima e durante la gara sicuramente hanno turbato i nostri giocatori che già avevano il loro bel da fare a spurugghiarici i nummera do schema di Maran e a 'ssupparisi i minghiati do putteri.
Per contrastare il 4-2-3-1 del Napoli, l’allenatore rossazzurro ha schierato il Catania con il 3-5-2, probabilmente lo schema di gioco meno indicato per affrontare la squadra di Benitez. Quando i nostri difensori centrali esterni si allargavano per contrastare le ali napoletane, Legrottaglie, che giocava al centro, si ritrovava solo nell’uno contro uno con Zapata, unu ca 'n Serie A ancora n’ava signatu mancu na vota, e Fratello Nicola è andato in tilt. Quando invece erano i nostri esterni di centrocampo a marcare Callejon e Insigne, eravamo in inferiorità numerica a centrocampo.
Poi non solo Maran ha affrontato il Napoli con uno schema di gioco sbagliato, ma lo ha fatto schierando anche diversi giocatori fuori ruolo e fuori posizione. Non ho assolutamente capito perché il trentino ha schierato il mancino Gyomber come centrale destro e il destro Bellusci come centrale sinistro. E poi ancora Keko centravanti e Barrientos seconda punta! Ma chi caddu ci centrunu sti rui a iucari nda sti ruoli?
Ma la vera disgrazia del Catania ieri sera porta il nome e cognome di Mariano Andujar, che con la sua performance contro i partenopei ha stabilito la prestazione più scarsa di un portiere in serie A. Ogni tiru era gol. Ma comu si fa poi a scinniri ‘n campu co putteri do Napuli a difenniri a nostra porta, contru a squattra ca ci pava u stipendiu? Io non voglio essere troppu malapinsanti come alcuni tifosi rossazzurri che hanno accusato Andujar di essersi venduto la partita al Napoli, e preferisco pensare che il nostro portiere è scarso, ma accussì scassu ca macari Pantanelli fussi chiù megghiu di iddu nda stu mumentu.
Poi, dulcis in fundo, il Catania continua ad essere perseguitato da una sfortuna allucinante, e per tutta la prima frazione di gioco tutti i rimpalli più assurdi e immaginabili si tramutavano in palle gol e assist per la squadra partenopea, mentre dall’altra parte del campo tutti i tiri del Catania trovavano sempre un ostacolo a fermarli.
Il primo tempo è stato una tortura di una crudeltà incredibile per i tifosi rossazzurri. Dopo che un tiro di Keko a porta vuota si è andato a stampare sulla testa del difensore partenopeo Fernandez, il Napoli è passato in vantaggio con Zapata su uno svarione collettivo della difesa rossazzurra. Sotto di un gol il Catania ha avuto due grosse occasioni per pareggiare, ma prima Keko ha colpito la traversa con un tiro a giro (con Monzon e Peruzzi che sulla ribattuta non sono riusciti a ribadire in rete), poi Barrientos ha sparato alle stelle da due passi dalla linea di porta.
Poi svarione dopo svarione della disarmante difesa rossazzurra, il Napoli ha segnato in rapida successione altre tre reti, con il Catania assolutamente inerme ca s’assuppava da gran mala cumpassa, e con il pubblico che ha iniziato a contestare la squadra ancora più pesantemente e a beccare Andujar ad ogni intervento del portiere rossazzurro, rittu o sbagghiatu. Più gol incassava più la squadra rossazzurra spariva dal campo e non riusciva neanche ad avvicinarsi più dalle parti di Reina, malgrado una difesa partenopea che faceva anch'essa acqua da tutte le parti.
Durante l’intervallo Maran ha finalmente modificato lo schema di gioco passando al più logico ed efficace 4-3-3, anche se a dire il vero mi aspettavo di vedere Leto, piuttosto che Petkovic, nel ruolo di nuovo centravanti. In ogni caso, complice il calo di concentrazione e di tensione agonistica da parte del Napoli, il Catania ha iniziato a giochicchiare e a prendere in mano il comando delle operazioni a centrocampo. Durante la ripresa i rossazzurri sono andati a segno con Monzon e Gyomber (entrambi al primo gol in Serie A) e sono riusciti a dimezzare lo svantaggio.
Ma alla fine è arrivata l’ennesima sconfitta che fa malissimo al morale e soprattutto alla classifica dei rossazzurri, e con la contestazione verso squadra e società che ha raggiunto il suo apice dopo il fischio finale. La Serie B è adesso vicinissima, e solo un vero e proprio miracolo può salvarci dalla retrocessione nella serie cadetta.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo ieri è la seguente:
Andujar: La peggiore prestazione di un portiere che io abbia mai visto in quarant'anni che seguo il calcio. Colpevole in diversa misura su tutti i gol subiti dal Catania, soprattutto sul secondo e sul terzo, acchiappau gol nda tutti i maneri possibili. È mancato in tutti i fondamentali e non ha mai dato sicurezza ai compagni di reparto. Onestamente mi aspettavo che Maran lo lasciasse negli spogliatoi durante l‘intervallo e facesse esordire in Serie A il giovane Ficara. Da panchinare fino alla fine della stagione. Anzi è megghiu ca si ni va a Napuli già di ora. Voto 0
Gyomber: Il giovane slovacco ha giocato da centrale destro nella sgangherata difesa a tre voluta da Maran nel primo tempo; poi nella ripresa ha giocato da centrale sinistro nella ridisegnata difesa a quattro. È stato il meno peggio della difesa, e raramente il Napoli ha sfondato dalle sue parti. Nel secondo tempo ha respinto tutti gli attacchi partenopei e ha pure trovato lo stacco vincente per il suo primo gol in Serie A. Una delle poche note liete della partita di ieri. Voto 6
Legrottaglie: Fratello Nicola stavolta è stato schierato nell’unico ruolo che la sua avanzata età oramai gli consente di giocare, cioè centrale di mezzo della difesa a tre, ma i risultati sono stati gli stessi della partita di Reggio Emilia. Un suo goffo tentativo di rinvio ha dato origine all’azione del primo gol. Sul secondo gol è stato colpito dal pallone rinviato alla viva il parroco da Andujar, generando l’assist vincente per Callejon. Poi per tutto il primo tempo Legrottaglie è stato sempre in affanno e in apprensione contro Zapata il quale doveva spesso affrontare in azioni uno contro uno che Fratello Nicola oramai non è più in grado di sostenere. Giustamente è stato sostituito durante l’intervallo e speriamu ca nde spogliatoi accuminciau a scriviri i moduli di l'INPS. Voto 3
Bellusci: Maran lo ha fatto giocare prima da centrale sinistro nella difesa a tre del primo tempo, poi nella ripresa lo ha schierato come centrale destro nella difesa a quattro. Iddu ca già di ciriveddu n’avi picca, Maran cu tutti sti canciamenti u fici cunfunniri ancora chiossai. Sicuramente il peggiore dei difensori centrali impiegati da Maran, è dal suo lato che il Napoli ha sfondato più spesso. Il quarto gol poi è tutto sulla sua coscienza in quanto ha lasciato solo Zapata per andare a raddoppiare su Callejon sul quale c’era già Legrottaglie in marcatura. È andato un po meglio nella ripresa, ma deve ringraziare soprattutto Gyomber che si è preso sulle spalle la difesa del Catania. Voto 3
Peruzzi: Il pendolino rossazzurro ha giocato come esterno destro di centrocampo nel primo tempo, e come terzino destro nella ripresa. Durante la prima frazione si è lanciato spesso in attacco, cercando di supportare quanto più possible i suoi compagni in avanti, ma lasciando ampie voragini dietro sulla sua fascia. Poteva fare molto meglio del fiacco colpo di testa finito tra le braccia di Reina in occasione del tiro di Keko ribattuto dalla traversa. Nel secondo tempo ha limitato le discese nella metà campo avversaria fino ad essere stato sostituito nel finale per il riacutizzarsi di un malanno al costato. Voto 5
Izco: Mariano ha giocato da interno destro di centrocampo per quasi tutta la partita per poi passare al ruolo di terzino destro nel finale quando è uscito Peruzzi. Nel primo tempo Mariano non è stato in grado di arginare l'ondata partenopea che si è abbattuta sul Catania. Nel secondo tempo il capitano si è un po’ ripreso e ha dato il suo contributo, anche se non ha mai raggiunto i livelli a cui ci ha abituato in passato. Nel finale è parso alquanto stanco e si è limitato a presidiare la fascia nel suo nuovo ruolo di terzino destro. Voto 5
Lodi: Altra prova incolore del regista del Catania che nel primo tempo è rimasto semplicemente a guardare il Napoli mentre i partenopei segnavano un gol dopo l’altro. Hamsik lo ha sbeffeggiato più volte andando a impostare il gioco della sua squadra e a fornire assist per i suoi compagni. Nella ripresa Lodi ha provato a prendere in mano le redini del gioco, e ha smistato una gran quantità di palloni, anche se alla fine non ha mai trovato il guizzo o la giocata vincente. Voto 5
Rinaudo: Il Fito à stato letteralmente travolto dal centrocampo partenopeo, con due dei quattro gol del Napoli che hanno avuto origine dalla sua zona di campo (il primo e il terzo), soprattutto a causa delle sbavature dei suoi compagni di squadra che si sono persi i rispettivi uomini da controllare. Comunque anche se Rinaudo non ha brillato, non era certamente lui che doveva rimanere negli spogliatoi durante l’intervallo. Voto 5
Monzon: Il laterale argentino ha giocato come esterno sinistro di centrocampo nel primo tempo, e come terzino sinistro nella ripresa. Sia nell’uno che nell’altro ruolo Monzon ha giocato l'intera partita votato all’attacco con risultati alterni. Nel primo tempo la sua fascia era la corsia preferenziale dove i giocatori partenopei si infilavano per costruire le loro palle gol, con Monzon che lasciava ampie praterie alle sue spalle, indebolendo ancora di più il lato sinistro della nostra difesa dove Bellusci già faceva acqua da tutte le parti. Nella ripresa, con il Napoli che è calato d’intensità, Monzon ha continuato a portarsi in avanti fino a trovare pure lui il suo primo gol in Serie A. Voto 5,5
Barrientos: Schierato ancora una volta come seconda punta da Maran, il Pitu ha fatto capire ancora una volta che di giocare in quella posizione propriu non ci cala. Ha avuto anche l’occasione per pareggiare la partita, ma ha calciato alle stelle da due passi dalla linea di porta. Nel secondo tempo è sembrato più a suo agio giostrando tra le linee partendo dalla sua solita posizione di esterno d’attacco, per poi finire per giocare da centrocampista puro negli ultimi minuti di partita. In ogni caso anche nel secondo tempo Barrientos non ha brillato particolarmente, rallentando troppo il gioco del Catania con quei suoi dribbling ca non cunchiurunu nenti, e non rendendosi mai pericoloso sottoporta. Voto 5
Keko: Il piccolo spagnolo si è calato ancora una volta nel ruolo di prima punta, e stavolta ha giocato una partita davvero gagliarda al cospetto dei giganti della difesa partenopea. Poteva sicuramente fare meglio che centrare la testa di Fernandez con Reina fuori dai pali, e portare il Catania in vantaggio prima che si aprisse la diga della difesa rossazzurra di fronte alla valanga partenopea. Poteva anche pareggiare con uno splendido tiro a giro, ma la traversa gli ha negato la gioia del suo primo gol in campionato. Nel secondo tempo ha giocato da esterno sinistro d’attacco e prima ha fatto letteralmente impazzire Henrique, poi ha impegnato severamente Reveillere. Ottimi spunti e traversoni dalla sua fascia che però non hanno mai trovato compagni pronti a centro area. Il migliore in campo del Catania contro il Napoli. Voto 6,5
Petkovic: Entrato ad inizio ripresa nel ruolo di prima punta nel ridisegnato 4-3-3 di Maran, finammenti capii picchì u fanu stari assittatu sempri ‘n panchina. Avrà toccato sì e no due-tre palloni, non incidendo minimamente sull’economia della partita. Voto 4
Plasil: Entrato anche lui ad inizio ripresa, ha giocato da interno sinistro di centrocampo, ed è riuscito a dare la scossa alla sua squadra che ci si aspettava con la sua quantità e qualità. Tantissima corsa e diverse conclusioni verso la porta del Napoli, su una delle quali è scaturito il primo gol del Catania. Ah su putissi tunnari a essiri u iucaturi di inizio staggione. Voto 6,5
Fedato: Solo sette minuti in campo al posto di Peruzzi, e si è messo in mostra solo per un tiro a due all’ora ca mancu cia fici a cattigghiari o putteri do Napuli. Senza voto
Maran: Sta sconfitta è tutta da so! Ma chi spacchiu di squattra mannau ‘n campu? Se c’era uno schema che non doveva adottare contro il Napoli era proprio il 3-5-2. E poi perché così tanti giocatori fuori ruolo? La pochezza dell’allenatore trentino sta venendo a galla tutta in una volta. Contro il Napoli, così come contro il Sassuolo, ha completamente sbagliato a leggere la partita, e a picca a picca macari iddu sta affunnannu o Catania. A questo punto devo dire che dopo tutto aveva ragione Pulvirenti quando lo ha licenziato dopo la sconfitta di Cagliari. Su sulu avissa pigghiatu n’allenatore bonu o postu di du beccamottu di De Canio. Voto 0
Doppia partita casalinga contro Rubentus e Napoli, zero punti conquistati. Chiamatimi pazzu, ma ancora iu ci criru. Ancora ni putemu savvari. Fino a quando la matematica non ci condannerà con certezza, io continuerò a credere e a sperare nella salvezza. Domenica il Catania gioca a Udine. Viremu chi amu a fari.
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FOZZA CATANIA