Secondo turno consecutivo casalingo, partita assolutamente da vincere per un Palermo che da inizio anno solare ha vinto soltanto una volta e segnato soltanto tre volte, di cui una su rigore. Manca Belotti? Ma finiamola! Belotti è un gran bel giocatore, ma non è Van Basten e nemmeno Gilardino, pensare che senza un ragazzino di 19 anni questo Palermo non possa più vincere significa offendere l'altrui intelligenza. Oltretutto Belotti resterà fuori ancora chissà quanto, gli si è staccato di netto il tendine dell'adduttore e i medici lo hanno capito con qualche settimana di ritardo...
Il Palermo non segna perché non gioca al calcio e se lo fa si limita a poche decine di minuti a partita. Stop. Contare sui calci piazzati e sui colpi dei singoli poteva andare bene nel girone d'andata, oggi ci conoscono tutti, sanno come metterci in difficoltà e se alla fine gli uomini di qualità che mandi in campo si contano sulla punta delle dita, agli avversari basta un po' di ordine in difesa, raddoppiare quando serve ed il gioco è fatto.
Turiddu dice, in buona sostanza, finché la barca va, lasciamola andare. Attenzione però, perché se la barca si arena a quindici partite dalla fine, Empoli e Cesena (e solo loro se va bene) ci passano in tromba e ai play-off col cavolo che saliamo! Non tornerò più su questo argomento, se non per sottolineare, ogni volta che accadrà, la mentalità sparagnina e pavida di Iachini.
(3-5-2): Sorrentino; Munoz, Terzi, Andelkovic; Stevanovic, Barreto, Maresca, Bolzoni, Lazaar; Lafferty, Hernandez.