Questa domanda è posta a coloro i quali praticano attivamente il calcio.
Ai miei tempi, nonostante l'età non più verdissima ho smesso la pratica attiva solo una decina di anni fa, nel corredo di un qualsiasi calciatore, anche amatoriale sui campi in erba, c'erano due tipi di scarpette, quelle a tredici per i terreni asciutti, e quelli a sei, con tacchetti di diversa altezza a seconda dello stato del terreno, per i campi bagnati.
Domenica pomeriggio, su un campo umido, ho visto i nostri indossare i lamellari e scivolare in continuazione, e questo vale, in genere, più o meno, anche per i nostri avversari.
La mia impressione è che, specialmente sui campi del nord che in questa stagione sono, nella migliore delle ipotesi, umidi questo tipo di calzature non vada bene.
C'è qualcuno che sappia darmi, per esperienza diretta il proprio parere in merito? Grazie.
Sono circa 15 anni ca ju ci luvai manu.....triplice frattura del malleolo con interessamento a tibia e perone...
Le scarpette che usavamo erano con tacchetti ( 12-15 in poliuretano ) ,molto morbidi e andavano bene per tutte le stagioni e per tutti i campi....praticamente per i campi sterrati duri o ammorbiditi con sabbia.
Dalle notizie che mi giungono credo che le scarpette che si usano per terreni soffici e bagnati in erba sono con tacchetti( 6-8 in alluminio) , fissi o staccabili, e dovrebbero garantire stabilità e aderenza al terreno.
Il problema della poca aderenza sul campo di Genova non è dipesa dalla scelta errata delle scarpette ma dalla natura del terreno del Ferraris....nel tabellino de sciddicati siamo stati superiori al Genoa....almeno in questo dato, per il resto fitemu comu o bancu da tunnina...
Appunto per questo, nella mia modestia di giocatore amatoriale sui campi in erba del nord, avrei ritenuto opportuno l'uso dei tacchetti a 6/8 e non di questo ca .... spita di lamellari, che a me, sarà perché sono ormai vintage , sembrano solo una moda.
La mia voleva essere, però, una considerazione di ordine generale, non tanto legata alla partita di Genoa dove, tra l'altro, nà sciddicata di Spolli, ha compromesso la partita.
Al di là delle condizioni del terreno, c'è anche una componente soggettiva basata sul peso, quindi sull'agilità e sulle caratteristiche del giocatore stesso.
Evito di sprofondarmi in sottigliezze tecniche, non sono in grado di andare oltre quanto avete già detto voi e rischierei di ripetere le stesse cose che ha già scritto il buon Vasco.
Dal punto di vista della preferenza personale, guardandoci un po' indietro :-) non ho dubbi: 6/8 tacchetti