Il Catania batte la Lazio al Massimino con il risultato di 3-1 al termine della migliore partita stagionale dopo aver disputato un ottimo primo tempo e una sontuosa ripresa, restituendo di fatto ai biancocelesti lo stesso punteggio con cui i Laziali avevano superato i rossazzurri all’andata. Chissà in quanti allo stadio si saranno chiesti “Ah su avissuru iucatu sempri accussì, astura sa unni fussumu!”.
Malgrado la partita con la Lazio alla vigilia si presentasse alquanto ostica, con l'allenatore biancoceleste Reja ancora imbattuto in campionato, il Catania non si è fatto per nulla intimorire dal nome e dal blasone dell’avversario, e lo ha aggredito sin dai primissimi secondi di gioco, tant'è che i rossazzurri sono andati in vantaggio dopo appena 42 secondi dall’inizio della partita. Malgrado abbia perso dopo soli tredici minuti di gioco il fantasista Barrientos, il Catania ha sopperito alla mancanza del suo uomo migliore con la grinta e la determinazione. Malgrado la Lazio abbia pareggiato nel recupero del primo tempo, il Catania non si è mai disunito, e ha continuato a giocare da squadra, non facendo mai ragionare la formazione capitolina e lasciando gli avversari senza via di scampo.
Tre gol, uno più bello dell’altro, realizzati da tre giocatori tutti alla prima marcatura stagionale, due di questi messi a segno da due dei nostri difensori, dando una risposta convincente a chi si lamentava che i difensori rossazzurri, sempre prolifici in fatto di marcature negli anni precedenti, quest’anno non riuscivano proprio ad andare in rete.
Andavo dicendo già da alcune giornate che Maran sembrava ormai vicinissimo a trovare la quadratura del cerchio della squadra rossazzurra, ma adesso sento di poter dire che il buon Rolando è riuscito a mettere insieme tutte quelle componenti necessarie per consentire alla sua squadra di volare in campionato: condizione fisica, motivazioni, schemi di gioco, e perché no, anche fortuna. Bellissimo inoltre l'abbraccio del presidente al Trentino in occasione del terzo gol rossazzurro. Un modo per riconciliarsi dopo l'ingiusto esonero di Maran dalla panchina rossazzurra, e le parole al veleno di Pulvirenti sull'allora ex allenatore rossazzurro in occasione di una nota trasmissione televisiva. Davvero un bel modo di dire grazie da parte del presidente all'allenatore che sta spingendo il Catania verso la salvezza dopo che oramai tutti ci davano per spacciati.
E visto che ci siamo riconosciamo pure la bontà di parte del lavoro svolto dalla “risorsa” dopo avergli accollato tutti i demeriti di una campagna acquisti completamente sballata e condotta all’insegna del prima i suoi interessi personali. Ma due giocatori come Peruzzi e Rinaudo, che oggi sono due colonne portanti del Catania arrembante di Maran, sono stati portati a Catania proprio dal Corona argentino. Bravo Cosentino!
Nel primo tempo il Catania è partito subito a cento all’ora passando in vantaggio dopo appena 42 secondi con capitan Izco, il quale è stato tanto bravo quanto fortunato a battere il portiere laziale con un bellissimo tiro di esterno destro che ha picchiato sul palo ed è entrato in rete. Il Catania ha continuato a premere sull’acceleratore sfiorando il raddoppio con un bel tiro a giro di Barrientos sventato in angolo da Berisha. Dopo 13 minuti però il Catania ha perso per infortunio proprio Barrientos, perdendo tantissimo in fantasia e incisività perché il suo sostituto Keko non solo ha caratteristiche completamente diverse, ma ha anche impiegato più di un tempo per entrare in partita.
Il Catania ha continuato a macinare gioco fino a metà primo tempo, vedendosi giustamente annullare per fuorigioco un gol di Keko, e maledicendo il portiere albanese della Lazio per un gran salvataggio su una splendida punizione calciata da Lodi. Nella seconda metà del primo tempo la Lazio ha preso il sopravvento a centrocampo, ed è riuscita a pareggiare con Mauri nel recupero di frazione grazie ad un'azione sporadica sulla fascia destra che i nostri non sono riusciti a fermare.
Al Catania sono bastati solamente tre minuti nel secondo tempo per ritornare in vantaggio con un bellissimo colpo di testa sotto la traversa do zu Spolli su assist su punizione di Lodi. Dieci minuti più tardi il Catania ha segnato il 3-1 con una dirompente azione personale di Peruzzi che ha conquistato palla sulla trequarti, saltato in dribbling due avversari, chiesto e ottenuto la sponda da Keko, e depositato in rete a porta vuota. Tutto molto bello, come avrebbe detto una volta il rimpianto Sandro Ciotti.
La Lazio non è mai riuscita a rientrare in partita malgrado l’ingresso in campo di altre due punte. I rossazzurri hanno controllato agevolmente la partita fino al fischio finale, con Maran che si è cautelato con una difesa a tre, inserendo un difensore centrale in più per un attaccante e passando di fatto al 3-5-2. È stato anzi il Catania ad andare più vicino alla quarta marcatura con uno dei tanti contropiede lanciati nella metà campo laziale. Ma il risultato finale è stato di 3-1 per i rossazzurri, e po mumentu n'avanza e n’assupecchia.
Il Catania ha compiuto un doppio balzo in avanti in classifica portandosi dall’ultimo al terz’ultimo posto, superando il Sassuolo e il Chievo. Solamente l’impresa del Livorno a Cagliari ha impedito al Catania di trovarsi per la prima volta in tantissimo tempo fuori dagli ultimi tre posti che portano dritti in Serie B. Ovviamente ancora n’amu fattu nenti, e di pani ruru n’amu a mangiari per uscire completamente dalla zona calda della classifica, ma sicuramente c'è da essere ottimisti.
La mia impressione sui giocatori scesi in campo oggi è la seguente:
Andujar: Il citofono rossazzurro oggi ha continuato a destare perplessità nel ruolo di estremo difensore rossazzurro. Il colpo di testa vincente di Mauri era potente e ben indirizzato all’incrocio dei pali, ma Andujar poteva fare sicuramente meglio. Pi futtuna autri tiri piriculusi non ci n’arrivunu. Alcune buone uscite alte, ma tutto sommato non da molta sicurezza al reparto. Comunque menza ammulatura. Voto 6
Peruzzi: Gran partitone del pendolino rossazzurro che contro la Lazio è parso un incrocio tra un Frecciarossa e un EuroStar. Chissu addiventa ‘n iucaturi tipu Cafù o Maicon de tempi belli. Sulla fascia ha travolto letteralmente Lulic il quale non solo non si è reso mai pericoloso, ma non è riuscito a fermarlo nemmeno una volta. In difesa fici du chiusuri decisive, in avanti si è fatto vedere sempre in appoggio ai compagni, e appoi fici ‘n mostru di gol. Finalmente abbiamo trovato il terzino d’assalto che stavamo cercando. Voto 8,5
Bellusci: Discreta partita del nostro numero 14 che nel suo ruolo di difensore centrale destro si è fatto sentire in mezzo all'area rossazzurra con un paio di nei però: non è riuscito a chiudere su Mauri in occasione del gol laziale e ha consentito a Klose di colpire liberamente e pericolosissimamente di testa quando nel finale ha giocato in mezzo nella difesa a tre voluta da Maran. Ndo secunnu tempu ci fici na mossa di kung fu a Keita ca autru ca u Beckembauer di Trebisacce, passi u Bruce Lee calabrisi. Voto 6,5
Spolli: Grandissima partita anche del Flaco che ha giocato ai livelli sontuosi dell’anno scorso, e cancellato il ricordo dello Spolli disastroso e nervoso di qualche domenica fa. Ha giostrato da centrale sinistro sia nella difesa a quattro che in quella a tre, cancellando dal campo il bomber tedesco Klose, piazzando anticipi e chiusure in ogni angolo dell’area di rigore rossazzurra, e realizzando un gol importantissimo perchè arrivato in un momento difficile dal punto di vista psicologico della gara, segnando alla vecchia maniera con un gran colpo di testa su calcio piazzato di Lodi. Partita da vero leader della difesa rossazzurra. Voto 7,5
Alvarez: Schierato nuovamente come terzino sinistro, Comu Finiu si è rivelato ancora una volta preziosissimo a blindare la fascia sinistra rossazzurra, cancellando dal campo il temutissimo Candreva. Qualche affanno sulle sovrapposizioni di Konko (soprattutto perché Castro non lo aiutava a contenere il terzino laziale), e si è visto poco in avanti in appoggio ai compagni. Ma tutto sommato n'autra bella pattita do bummularu aggentinu. Voto 6,5
Izco: Altro gran partitone del capitano del Catania, e altro gran protagonista del trionfo rossazzurro di quest'oggi. Ha segnato uno dei gol più veloci della storia del Catania con un pregevolissimo esterno destro in controbalzo. Poi nel suo ruolo di interno destro di centrocampo ha letteralmente travolto Ledesma e macinato chilometri sopra chilometri. E poi tante sovrapposizioni sulla destra con Peruzzi, e tanta leadership in campo. Dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha tormentato per buona parte della stagione, il capitano ha ormai ingranato, e ora no femma chiù nuddu. Voto 8
Lodi: Buona partita anche di Lodi che è parso decisamente migliorato rispetto alle precedenti gare in cui ha raggiunto a malapena la sufficienza. Buona regia a centrocampo condita da due perle: la punizione che ha fatto gridare al gol nel primo tempo, e l’assist su calcio di punizione per il gol di Spolli. E a quanto pare non stava neanche tanto bene. Voto 6,5
Rinaudo: Altra grandissima partita del Fito che oramai è diventato un perno essenziale del centrocampo rossazzurro. Nel suo ruolo di interno sinistro ha completamente cancellato dal campo prima Biglia, poi Gonzalez i quali si sono letteralmente spompati per corrergli dietro. Carusi ma quantu curri stu chistianu! E ha sfiorato anche il gol con un gran tiro da fuori respinto a fatica da Berisha. Voto 7,5
Barrientos: Purtroppo il Pitu si è infortunato dopo soli 13 minuti, a sembra pure che l’infortunio sia serio. Peccato perché aveva iniziato benissimo, mettendo tanta verve in campo, e sfiorando il gol con un bellissimo tiro a giro di sinistro sventato in calcio d’angolo da Berisha. Speriamo che il Pitu torni presto. Voto 6
Bergessio: Buona partita anche del Toro Lavandina che si è sacrificato a fare il lavoro sporco e poco appariscente in campo. Tantissime sportellate con i difensori centrali laziali, e tanti spazi aperti per gli inserimenti che finalmente arrivavano da dietro, sia da parte dei centrocampisti che dei difensori. Malgrado manchino sia il gol che i tiri in porta, di Bergessio il Catania non può mai fare a meno. Voto 6,5
Castro: Il Pata aveva iniziato bene la partita con l’assist vincente per Izco dopo nemmeno un minuto di gioco, però poi si è perso nei suoi soliti girotondo con il pallone per il campo. Non ha chiuso su Konko in occasione del traversone che ha portato al gol laziale, e con il passare dei minuti è andato sempre più spegnendosi. Voto 6
Keko: Entrato in campo dopo 13 minuti al posto dell’infortunato Barrientos, l’attaccante spagnolo ha impiegato un lunghissimo tempo per entrare in partita. Per tutta la prima frazione è rimasto ai margini della partita. Molto meglio nella ripresa quando è entrato più nel vivo del gioco, e ha fornito l’assist vincente a Peruzzi con una bella triangolazione con lo stesso terzino rossazzurro. Voto 6
Rolin: Ha giocato un quarto d’ora scarso come centrale destro nella difesa a tre rossazzurra nel finale. Ha aiutato a puntellare la difesa e ad aumentare i centimetri della contraerea rossazzurra. Voto 6
Plasil: Il Ceco si è rivisto in campo solo per gli otto minuti finali, e ha fatto subito vedere perché è stato soppiantato da Rinuado nelle scelte dell'allenatore. Comunque troppo poco tempo in campo per esprimere un giudizio. Senza Voto
Maran: La nuova migliore partita stagionale del Catania porta ancora una volta la firma dell’allenatore trentino. Stu pattituni fu tutta farina do so saccu. Perfetto nello scegliere il modulo di gioco e i giocatori da mandare in campo. Ottima ancora una volta la gestione cambi. E l’abbraccio del presidente dopo il gol del 3-1 è la legittimazione del lavoro svolto da Rolando dal ritorno sulla panchina rossazzurra, e l'attestazione che tutto l'ambiente crede che il Trentino è l'uomo della provvidenza. Grande Maran! Voto 9
E la Lazio l’abbiamo asfaltata. Carusi iu penso ca oramai u Catania pigghiau a calata. É chiaro che la salvezza è ancora lontana, ma obiettivamernte, il Catania come organico è di gran lunga superiore alle altre quattro squadre coinvolte nella lotta per la salvezza. Io sono sempre più convinto che ci salveremo, e pure con qualche giornata di anticipo. E adesso iniziamo a pensare alla delicata trasferta di Verona con il Chievo.
Sempri
FOZZA CATANIA