Credo che in fondo abbiamo tutti lo stesso auspicio. Sono d'accordo con Aldo che non vorrebbe una squadra rinunciataria (tipo dieci giocatori dietro la linea della palla), ma anche con Ivan che non vorrebbe una squadra che tiene palla per i primi venti minuti per poi – gradualmente e mestamente – concedere il campo agli avversari e regalare qualche gol con banali e inguardabili errori.
D'accordo con Davide. Dobbiamo aspettare che sia la Samp a fare la partita e ripartire attaccando per vie centrali la vulnerabile difesa doriana. Si è tanto parlato del Catania che non riesce a dare ampiezza alle proprie azioni d'attacco, ma è apparso evidente che la squadra non riesce a produrre gioco e lì davanti si conclude poco o nulla. Pertanto, perché non puntare sul contropiede? Leto e Castro possono essere incisivi, purché abbiano gli spazi per sfruttare la loro velocità con la palla al piede.
Giocare in contropiede (come dice Ivan

) sarebbe la dimostrazione di umiltà che fin ora è mancata alla squadra. Una squadra che non ha gioco non può permettersi di sprecare energie per mantenere affannosamente il possesso palla. Quel gioco non è più nelle corde della squadra. Non è più nel carattere stesso della squadra. È imbarazzante e frustrante, semmai, rincorrere il pallone, tenerlo ai piedi come fosse una patata bollente e non concludere nulla, subendo dei gol come quelli di Torino.
Ecco, mettiamola così: speriamo di non vedere una partita come quella di Torino.
@Davide: Boateng ha recuperato. Bene, lo considero un giocatore promettente.