Avete aspettato che il friulano prosciugasse tutto cullandovi del fatto che fin quando andava bene a lui...andava ancora meglio a voi. Nessuna pressione da parte di stampa, opinionisti, politica..affinchè si creasse una solida struttura in grado di sopravvivere ugualmente anche dopo.. Avete permesso tutto a quest'uomo, senza nessuna garanzia...
Vabbè! Io non voglio più difendere Zamparini ma mi sembra corretto dire le cose come stanno. Quando Zamparini è arrivato a Palermo c’era ben poco da prosciugare. Nemmeno l’arida terra c’era. Anzi: c’erano solo debiti. Per cui, lui ha costruito, lui sta distruggendo.
Visto che c’erano interessi in ballo, si può paragonare il Palermo ad un pozzo petrolifero da cui estrarre il grezzo. Ma per trasformarlo in oro nero occorreva creare la piattaforma, cosa che non è riuscita a nessuno negli ultimi 40 anni. Zamparini ha dimostrato invece di saperci fare e con esso è arrivato anche l’oro nero in forma di risultati sorprendenti quali la serie A e le migliori posizioni in classifica di sempre nella centenaria storia della maglia rosanero. Quindi non vedo perché non lo si doveva lasciar fare, non vedo quale pressione e di cosa doveva esercitare la stampa, i politici, i tifosi, a parte che le strutture organizzative, specie quelli immobili, se te li fa l’imprenditore bene ma se non li hai è solo colpa di chi ha amministrato la città in tutti questi anni. Per cui diamo a cesare quel che è di cesare e a zampa quel che è di zampa, senza fare raffronti inopportuni perché quando qui ci si giocava l’Europa e a Catania si raggiungeva più o meno agevolmente la salvezza, non mi sembra che da voi ci siano state rivolte popolari.
Per quanto riguarda il presente, io credo che il fondo lo si sia toccato l’estate scorsa: un campionato che ha tracciato una parabola discendente, quasi in picchiata, tra la finale di Roma e la salvezza conquistata nelle ultime giornate. Già allora non era un bel respirare l’aria di Palermo ma le due vittorie di coppa Italia avevano un po’ illuso la tifoseria che si è presentata con 9 mila abbonati, viva testimonianza di quando la passione a volte acceca la ragione perché sono bastate le prime gare di campionato a far vedere a tutti che il re era nudo. Un barlume di speranza si era avuto con l’arrivo di Lo Monaco che indipendentemente dall’opinione che vi siete fatta del suo operato a Catania (per ciò che leggo in giro, strano che ci sia così tanto rancore verso quest’uomo che ormai riguarda un passato ritenuto negativo, a fronte invece di un presente radioso, come se noi continuassimo ad imprecare contro Ferrara e Polizzi), qui a Palermo rappresentava l’immagine di una seria programmazione, cosa di cui si comincia ad constatarne la mancanza da un po’ di tempo; l’arrivo di Lo Monaco, conseguito dalle dichiarazioni di zampa che si sarebbe defilato e che sebbene ancora azionista di maggioranza avrebbe lasciato l’intera gestione societaria a Lo Monaco, aveva portato una ventata di serenità, aveva richiesto pazienza e, nella convinzione generale, la cosa più importante era arrivare fino a gennaio agganciato al gruppone di coda per poi tentare il tutto per tutto nel mercato di riparazione. Paradossalmente ancora tutto è possibile perché se domenica prossima il Palermo riuscisse a battere il Pescara, con la squadra nuova e con l’allenatore nuovo potrebbe rientrare prepotentemente in gioco e giocarsi le sue (poche) chances di salvezza. Credo però che servirà a ben poco perché mi viene da ricordare un macabro cartello (e scusate per il funesto accostamento) apparso 30 anni fa in via Isidoro Carini: “qui è morta la speranza dei palermitani onesti”. Ecco, con l’eventuale l’addio di Lo Monaco, a Palermo oggi morirebbe la speranza di avere un briciolo di programmazione in via de fante. Zampa oramai si è bruciato ogni briciolo di credibilità rimastagli ed il suo modo di fare non è più tollerato non soltanto dai tifosi ma persino dalla gente comune. Sebbene in città ci siano ben più gravi problemi (non passa giorno che non ci siano strade bloccate per proteste dei senza lavoro (gesip, termini imerese, l’amia, e tanti altri)) anche per quel che riguarda il lato calcistico Palermo oramai è una polveriera. La totale assenza di programmazione, due anni di malafiure e continue umiliazioni, allenatori e dirigenti che saltano come birilli, giocatori cambiati a 10 per volta, dozzine di resche comprate a mln di euro e poi regalati perché sono nullità assolute, ogni risorsa di questa squadra sperperata in malo modo (10 mln per comprare il portiere della Fiorentina e noi a giocare con Ujicani che in A al massimo può fare la riserva), tutto quanto testè descritto sta facendo si che si va verso una sonorosissima contestazione già da oggi all’impianto di Boccadifalco. Fare previsioni su come andrà a finire, a campionato ancora in corso, è difficile prevederlo. Ma francamente mi pare impossibile, anche a fronte di risultati sorprendenti, che Zamparini possa riuscire a riconquistarsi la stima e l’affetto dei tifosi rosanero. E se una squadra rimane priva del sostegno della sua tifoseria perchè in forte contrasto con la dirigenza, non ha dove andare.
Zamparini, ogni volta che entrava in contrasto con le scelte dell'allenatore di turno, lo rimproverava a mezzo stampa dicendo "crede di avere inventato il calcio". A me pare invece che il calcio l'abbia inventato lui visto la quantità industriale di esoneri (tutti incompetenti?) e, visto la posizione in classifica c'è da dire sardonicamente che lo conosce abbastanza bene.
P.S. scriverò poco in questi giorni, un grave problema familiare m'affligge, lasciandomi poco tempo, poca serenità e tanti pensieri, in ultimo (molto ultimo) quello del Palermo.
Un saluto a tutti.