Da Trentino corrierealpi accussi Pape' ie un cuntentu
TRENTO. Gianluca Maran lascia il Mezzocorona e raggiunge papà Rolly al Catania. Tutto vero: il 18enne difensore sveste la maglia gialloverde, prende armi e bagagli si trasferisce in Sicilia. Maran, esterno mancino classe 1994, giocherà il resto della stagione nella formazione “Primavera” del Catania e inizierà il proprio percorso nel calcio che conta, dopo essersi fatto le ossa in Piana Rotaliana. Per l'ufficialità bisognerà attendere il 2 gennaio, giorno in cui riaprirà il mercato delle società professionistiche, ma il trasferimento nell'isola del giovane Maran è cosa fatta.
Ieri il giocatore è salito per l'ultima volta al “Comunale” di via Santa Maria, ha salutato i compagni e oggi sarà già a Catania con il papà Rolando, che dirigerà il primo allenamento post-natalizio della squadra etnea. Diciotto anni compiuti a maggio, il giovane Maran è un esterno mancino in grado di giocare sia nel ruolo di terzino, sia come esterno alto in un centrocampo a quattro. Dopo aver militato nelle formazioni Giovanissimi nazionali e Allievi Nazionali del Mezzocorona, Gianluca Maran all'inizio della scorsa stagione è stato promosso in prima squadra. Per lui metà campionato agli ordini di Stefano De Agostini (con poco spazio, visto che a sinistra giocava l'esperto Pellizzari), prima del trasferimento al Real Vicenza, formazione che militava nel torneo d'Eccellenza veneto. L'esperienza fuori dai confini provinciali è durata però pochissimo: nella finale regionale di Coppa Italia, disputata un anno fa, Maran è incappato in un grave infortunio (rottura del legamento crociato del ginocchio) che l'ha costretto ad operarsi e ad un lungo stop.
In estate il ritorno in campo e subito una maglia da titolare per il calciatore trentino, preferito al coetaneo Pisetta sia da Beppe Orsini che da Max Giacomotti, attuale allenatore della formazione gialloverde. Nel girone d'andata Maran ha collezionato 15 presenze ed è stato uno dei giocatori più utilizzati dai due tecnici trentini, segno tangibile della crescita operata dal mancino di Trento.
Adesso una nuova avventura, diversa e decisamente più entusiasmante con la supervisione di papà Rolando, uno dei tecnici emergenti della serie A (il Catania è a metà classifica ma ha di che recriminare), che regalerà sicuramente qualche consiglio importante al figlio Gianluca. Intanto un altro giovane trentino sbarca nel calcio “vero”.