squadra piena di carneadi, come lo scorso anno, ma senza Miccoli, Migliaccio e Balzaretti.
Continuo a non capire queste deduzioni. Miccoli ha chiesto il prolungamente di un anno del suo contratto mantenendo lo stesso ingaggio. Che le casse della società evidentemente non vogliono sopportare visto che lui ha già 33 anni e non ha certo 38 partite sulle gambe. C'è poi Brienza, c'è Hernandez che per la società rappresenta un cospicuo futuro ritorno economico. Insomma mi dispiace ma non mi scandalizzo se la società su Miccoli sta rimanendo sulle sue. E poi c'è il mondo d'orato di Dubai che sta facendo presa sul giocatore salentino e non mi stupisce se decidesse di andarsene.
Migliaccio non ha la certezza di partire titolare il prossimo anno. Palermo già ci abbuttò e vuole provare nuove esperienze. Mi stupisce però che cerchi il grande club. Grande generosità e gran lottatore ma non mi sembra un giocatore di prima fascia.
Balzaretti se trova una big che gli alza l'ingaggio saluta tutti e va via ma non è detto che non rimanga.
Al loro posto arriveranno carneadi? Probabile ma lo scorso anno più che l'esperienza in campo credo che ci sia mancata un adeguata guida tecnica in panchina.
Insomma il problema principale del Palermo non è tanto chi parte e chi arriva ma più precisamente il voler far entrare u sceccu pa cura, com'è ormai inserito nel DNA di Zamparini; e quando l'asino non entra chi ne fanno le spese sono i DS e gli allenatori.
Mutti, del resto non poteva essere altrimenti, non ha trovato alcun club che gli offrisse la sua panchina e la cosa mi terrorizza alquanto. Spero solo di non vederlo tornare perchè questa volta si che ci riuscirà a farci andare in B. Detto questo, l'unica mia tranquillità, che poi è l'elemento più importante di tutti, è che Perinetti si dimostri di essere quella persona seria che è sempre stata e non scenda mai a compromessi con Zamparini rimettendoci la propria immagine.
Messi tutti gli ingredienti in quantità giuste, si dovrà comporre la frittella (quella col buco
) che prevede gioco divertente e squadra competitiva per gli obiettivi prefissati e consenso popolare con relativo pubblico sugli spalti. Se mancheranno i primi, mancheranno anche i secondi. Qui poi vorrò vedere chi ci metterà la faccia. Ma prendermela adesso con i giocatori, con chi dovrebbe arrivare, con chi rimane, con chi vuole andar via, con chi non ha ancora firmato, lo trovo un gioco poco divertente.