Turiddu, il discorso è tanto trito e ritrito che ha stancato me parlarne, stanca te e stancherà tutti gli altri.
In due parole: prendi un Direttore Generale come Perinetti (che ieri a Sportitalia non sapeva nemmeno come definirsi...), gli dai un obiettivo ed un budget, quest'ultimo possibilmente compatibile con l'obiettivo.
Perinetti lavora, starà a lui eventualmente provare ad aumentare il budget tramite la sua abilità nel vendere o provare a salvare denaro tramite la bravura nell'acquistare. Poi a fine anno si fa un consuntivo, economico e TECNICO e si stabilisce se Perinetti ha operato bene o meno.
A Palermo che ci sia Sabatini, Sogliano, Panucci o Perinetti non cambia nulla, perchè mentre hai concluso un'operazione di mercato col Milan, non col Roccacannuccia, mentre gli stati generali sono lì per firmare, arriva il presidente e fa ciò che non gli compete bloccando tutto, magari perchè a lui non piace Mesbah, ma piace un altro o perchè gli dà fastidio dare soldi a Galliani e preferisce regalarli a Cellino o al suo grande amico Aurelio.
Quando Perinetti dice di "essere andato oltre le sue competenze", fa esattamente come il vituperato Sabatini che parlava di "grande operazione in cui lui non c'entrava nulla, ma il merito era esclusivamente del presidente"... C'è solo intelligente ironia e delusione nelle parole sentite e nelle espressioni mostrate ieri a Sportitalia, anche perchè rumors parlano di una lite fortissima avvenuta con Zamparini. Il tutto a tre giorni dall'esordio in campionato, dove, continuando così, il Napoli ci farà una cafiata memorabile ed esaurita la rabbia contro Perinetti il folle si rivolgerà a Sannino. In attesa di mettere Reja in panchina (come dici tu giustamente).
Ma al di là di quella che sembrerebbe fantascienza e che a Palermo invece è solo cronaca quotidiana e perniciosa, rimane il fatto che Perinetti è arrivato a Palermo e si è ritrovato Dybala, Viola, Rios e il gruppetto di rientranti da Novara e Varese, è riuscito a prendere Von Bergen, stava chiudendo la falla a sinistra con Mesbah (che non sarà un campione, ma forse era quello che voleva Sannino) ed è stato DELEGITTIMATO come se fosse un Sogliano qualsiasi.
Ma del resto che succedeva con Sabatini? Che i giocatori li prendeva Zamparini in Slovenia o non li faceva prendere salvo poi uscirsene col colpo ad effetto e chiudere lui, vedi Dzemaili, che però lo mandò a quel paese? E Sogliano? Mai entrato nella cessione Pastore, si ritrovò con i Simon, i Lores, i Mehmeti e Vazquez (poi arrivati a gennaio) per una marmellata che era acida già a giugno.
Basta, sinceramente basta. Io stanotte non ho dormito come per il calcio mi è capitato soltanto per la finale di coppa Italia persa a Roma o per le eliminazioni immediate in EL con Cechi e Svizzeri, perchè l'affaire Mesbah è la sintesi, la prova evidente, che chi sperava in Perinetti, sicuramente uno dei più grandi dirigenti del calcio italiano, ha ancora una volta perso la scommessa.
Il Palermo va avanti da solo da anni, basterebbe un ragioniere tifoso (possibilmente non proprietario di compagnie aeree fallite) ed un pacchetto di maggioranza in mano ad un gruppo iraniano, russo, indiano, americano, sudcoreano, asettico quanto basta per permettere a chi di dovere di fare il suo lavoro e di renderne conto alla fine di ogni esercizio.
Zamparini oggi, in questa situazione, è il più grosso limite del Palermo.
Andiamo avanti.