Solo un paio di precisazioni sul tema ed una riflessione.
Come già osservato da qualcun altro, per acquistare i biglietti delle singole partite casalinghe la tessera del tifoso non è necessaria, mentre lo è per fare gli abbonamenti. Per cui chi è colpito da DASPO può farlo tranquillamente, ovviamente a suo rischio e pericolo, contando su controlli, diciamo così, molto labili e su una certa connivanza societaria.
La nominatività del biglietto, in assenza di un collegamento del terminale dell'emittente con una banca dati centralizzata, in questo caso non è un rimedio, certificando solamente che il signor Aldo Catania occupa o, più precisamente trattandosi di curva, dovrebbe occupare il posto 49, della fila ottava, del settore C.
Per quanto riguarda il Genoa una chicca che valeva sicuramente per lo scorso campionato, ma, se conosco un pò il mondo del calcio e le sue dinamiche, ritengo che possa essere stata reiterata anche in questa stagione.
L'anno scorso la società rossoblù, quando fu introdotta l'obbligo del possesso della tessera del tifoso, per acquistare l'abbonamento, per agirare il problema e favorire la parte più calda della propria tifoseria che, al pari delle altre era contraria alla tessera, decise di non vendere gli abbonamenti per i settori della nord normalmente occupati dagli ultras e di riservare agli stessi i biglietti per le singole partite interne. Della serie fatta la festa, gabbato lo Santo.
La riflessione personale è che quello che è successo ieri potrebbe essere il frutto di questa scelta di connivenza scellerata.