Ieri sera Parma e Fiorentina hanno perso. Sono due risultati che certamente daranno nuovo vigore all'impegno odierno del Lecce che se oggi dovesse riuscire a far sua la gara, trascinerebbe mezza serie A nella bagarre per non retrocedere. Dando ormai per spacciate Novara e Cesena, ci sono ben 8 squadre che devono guardarsi le spalle dal Lecce che se ti prende i 3 punti oggi, secondo un mio modesto/personale, parere, lascia il posto di maggior indiziata alla retrocessione a qualche altro club, uno di quelli che potrebbe avere l'acqua alla gola. Parma, Cagliari e Fiorentina sono tra queste. Di un pelino meglio sta il Palermo anche se, con l'eventuale sconfitta di Lecce, la quarta consecutiva, ed i futuri impegni con Udinese, Bologna e Juventus, rischia di vedere le streghe.
Altra considerazione: se l'eventuale vittoria odierna del Lecce divenisse il reale viatico verso la sua salvezza, al terz'ultimo posto virtuale dovremmo considerare il Parma coi suoi 31 punti, il che equivale a dire una proiezione finale di 42 punti. Insomma il Palermo dovrà fare almeno 8 punti da qui a fine campionato per sentirsi al sicuro. Certo, tutto passa dalla gara odierna da dove il Palermo dovrà fare l'impossibile per tirar fuori almeno 1 punto. C'è mezza Italia che oggi farà il tifo per noi.
P.S. Ieri sera ho visto Fiorentina Juventus. Fiorentina in coma profondo ma anche il Palermo in alcune circostanze ha manifestato le medesime debolezze.
E' assolutamente inconcepibile che un piccolo calcetto preveda un provvedimento che sposta irrimediabilmente gli equilibri di una gara. Com'è altrettanto inconcepibile che ci siano arbitri che non hanno il coraggio d'interpretarlo il regolamento, prim'ancora d'applicarlo. Il provvedimento più corretto a mio avviso sarebbe stato ammonizione sia per Cerci che per De Ceglie. Il primo per la reazione ed il secondo per la provocazione. Perché se da un lato è vero che c'è un regolamento che parla chiaro (e Cerci è stato un fesso), dall'altro c'è un pubblico pagante, visivo o televisivo che sia, che sovvenziona e regge lo spettacolo. Uno spettacolo che dovrebbe essere controllato da regole più sensate, regole che impediscano che se un giocatore commetta una sciocchezza lontano dalle fasi del gioco, ciò vada a detrimento non soltanto della sua squadra ma di tutto il susseguente espresso nel rettangolo di gioco. Insomma, se non c'è più partita, lo spettacolo è compromesso e chi ha pagato è stato gabbato.