Pioli, Mangia, Mutti. Fortunatamente, il primo ha trovato una nuova occasione a Bologna e non è più nel nostro libro paga. Ma sommando i loro 3 ingaggi ne vien fuori un bel gruzzoltello che ti consentiva quanto meno di tenere Rossi. Ma Rossi e Zampa non avevano visione comune su cosa si dovesse fare a Palermo ed è stato divorzio.
Questa squadra, così com'è, è debolissima. Manca quel giocatore che anche se ti capita mezza occasione durante la gara, la butta dentro. Manca completamente il reparto offensivo. Di livello c'è solo Miccoli che però è il 30% di quello dei tempi migliori. Pinilla è out, è fuori forma, è fuori condizione, fisicamente è a pezzi ed il suo apporto è nullo. Il fatto che Budan in queste ultime due gare per rendimento risulti il nostro migliore attaccante, è tutto dire.
Mancano i centrocampisti d'inserimento, quelli che sfruttano le verticalizzazioni (sempre che si riesca a farli). Laddove non arrivano gli attancati (vale per quelle squadre che ne sono prive), dovrebbero occuparsene loro di presentarsi davanti al portiere. Di tutto ciò non si vede nulla.
Questa squadra ha costruito le sue più grandi fortune sulle qualità di alcuni giocatori: Corini e Toni, Miccoli e Amaurì, Liverani e Cavani, Pastore, Nocerino, giocatori di un altro pianeta se paragonati a quelli attuali. C'è una mediocrità che davvero fa paura. E non è questione d'allenatore, con questa squadra qui fallirebbe anche Murinho. Certo se prendi una selva di illustri sconosciuti, la maggior parte dei quali rimmarrà tale, e li affidi prima ad un allenatore bravino ma inesperto e poi a un altro allenatore assolutamente inadeguato alla categoria e dalle idee vecchie e in disuso, una concezione del calcio ormai morta e sepolta, i risultati non possono che essere questi qui.
Aveva ragione il tifoso partenopeo: abbiamo ceduto i pezzi migliori e non li abbiamo rimpiazzati affatto.
Il mercato è ancora aperto e la fede e la passione m'impone di credere che ci manterremo lontani dalle posizioni di pericolo. Ma leggendo le dichiarazioni odierne di Mutti, mi ricordano tanto quelle di Rumignani di una 15ina d'anni fa: ogni domenica non sapeva più cosa inventarsi per commentare l'ennesima sconfitta. Difficile cavar sangue dalle rape. Le rape di allora si chiamavano Triuzzi e Scarafoni. Quelle di oggi li conoscete già: Ilicic, Bacinovic, giocatori spenti. Barreto e Della Rocca sconfinata mediocrità. Migliaccio e Balzaretti due campioni ma dagli stimoli azzerati. Silvestre, unico raggio di luce in cotanta mediocrità ma in queste ultime giornate da l'impressione di essere come il lumino a cui sta per venire a mancare la cera. Miccoli e Pinilla grandi giocatori.... lo furono. E poi c'è Benussi, l'unico su cui non c'è nulla da ridire sul suo lavoro svolto e, strano ma vero, domenica prossima sarà sostituito. Roba da via Pindemonte.