E allora, manteniamo la calma e vediamo di trovare il da farsi: ci vorrebbe una bella vittoria per riportare una ventata PROVVISORIA di serenità ma è un po’ difficile. Domenica si va a Novara, neopromossa, entusiasmo a mille, spalti, freschi di maquillage, gremiti e rumorosissimi e squadra piemontese che seppur non eccelsa tecnicamente, corre come il vento. Non impiegheranno molto a coglierci di sorpresa. Noi invece, pur con tutti i nuovi ipotetici innesti possibili ed immaginabili di cui parla radiomercato, avremo i nervi simili a un cristallo temperato. Basta un colpettino e si frantuma in mille pezzi. Per presentazione, questa gara mi ricorda il Palermo di Cosmi sceso in campo a Catania: ha retto bene nel primo tempo ma è bastato prendere il primo gol, seppur con un nostro erroraccio, e si son susseguiti tutti gli altri. Già qui (quindi post Novara) è difficile immaginare cosa accadrà lunedì. Ma poniamo che non accada nulla, il Palermo si ritrova 15 giorni di tempo ed un'altra gara proibitiva alla ripresa del campionato. Un'altra sconfitta? Mah! Poi si va a Bergamo, altra gara a rischio, per la nostra squadra che, è bene ribadirlo, le difficoltà emotive ora come ora sono di gran lunga superiori ai nostri limiti tecnici. Ci siamo arresi con il Thun… immaginiamo il resto.
La situazione, drammatica quanto chiarissima ma non irreversibile, potrebbe essere affrontata solo in un modo, che non è certo quello di tifosi contro Zamparini e Zamparini contro tifosi, a schifarsi l'un l'altro. Non può essere una massa che urla o fischia dentro uno stadio a far da interlocutore (o peggio, fare da presupposto per eventuali decisioni), né i "quattro gatti di internet" di cui ebbe a lagnarsi qualche tempo fa. Qui occorre che qualcuno che rappresenti la città, si sieda con calma con Zamparini e gli chieda innanzitutto se la sua attuale presenza a Palermo sia dovuta alla volontà di continuare questa avventura palermitana, pur con un progetto ridimensionato che non preveda più coppe europee ma dignitosi campionati anonimi. Anche la colonna destra del campionato potrebbe andar bene, purchè sia chiaro a tutti, cosicchè nessuno si senta raggirato (fanno bene a Catania che non promettono un kaiser ed anche il 15esimo posto è una festa).
Oppure se la presenza di Zamparini ancora a Palermo è dovuta al mancato rinvenimento di un acquirente che rilevi in toto la società e lui possa finalmente e tranquillamente ritirarsi nelle sue ville a godersi gli ultimi suoi giorni (gli auguro sempre numerosi). La seconda, sinceramente, a me sembra la più veritiera, la più reale, la più probabile. In fondo ha 70 anni e se forse si era illuso un domani di poter egli vincere uno scudetto in piazze come Palermo e/o similari, ne ha visto oramai abbastanza per dedurre che è una cosa che non potrà mai più accadere per via di certi poteri che governano “il palazzo”. Insomma, la chiarezza innanzitutto! Non possiamo più discettare nei vari muri o forum per cercare di capire i motivi di fondo che hanno portato a tutto ciò, avendo come elementi i fischi dei tifosi da un lato e il suo farfugliare sciocchezze a mezzo stampa dall’altro. Se Zamparini voglia uscirsene dal Palermo perché ne ha abbastanza, perché non ce la fa più, perché gli abbuttò, bisognerà anche capirlo. Venda presto e u signuri aiuta. Se invece egli volesse continuare quest’avventura rosanero, allora occorre che lui capisca noi tifosi. E la libertà di disapprovare quanto visto in campo è un diritto che non sarà scritto in nessun codice ma è ben impresso nei cuori di chiunque ami questo sport. E questo Zamparini dovrebbe saperlo.