Pensi che con moggiopoli è tutto finito, pensi che è l'inizio di una nuova era calcistica per il Bel Paese macché manco per sogno.
Ennesima brutta figura che infanga ancora una volta il nostro calcio, stavolta ci hanno pensato l'ex centravanti della Nazionale il Signor Signori che poverino chiede pietà, mi chiedo quale pietà hai rubato consapevolmente e volutamente.
Onestamente ragazzi sono amareggiato, io italiano all'estero che ho sempre difeso il nostro calcio e non solo inizio a perdere fiducia, la corruzione nel nostro calcio sembra impossibile da eliminare.
Ieri un carissimo amico inglese, che badate bene non si nutre di luoghi comuni, mi chiede: "You have such an impressive football history, what’s wrong with Italy?" ovvero "avete un impressionante cultura calcistica, che succede all'Italia? La mia risposta...a chi ni sacciu mpare....siamo così gira vota e furia ne esce una nuova.
Non so più cosa pensare e non posso difendere l'idifendibile perciò mi devo trincerare in un "no comment" siamo messi proprio male i campionati di B e C falsati che schifo ma non è meglio se ci diamo all'ippica? Ah no anche la si possono dopare i cavalli meglio di no, non meglio se smettessimo per un po', giusto per riflettere.
Saluti
quello che succede nel calcio è quella parte patologica, quella cancrena che logora anche altri sport (vedi il ciclismo e l'atletica) e diverse altre attività umane (mondo dello spettacolo, politica, finanza etc.) dove quegli stessi protagonisti che si erigono (alla luce del sole) a paladini di una moralizzazione di tutto l'ambiente coinvolto, a luci spente o a telecamere nascoste fanno finta (per convenienza o "p'amuri da' paci" come si dice da noi) di ignorare certe dinamiche, certi comportamenti a dir poco delinquenziali o immorali favorendo di fatto il proliferare di tante torbide situazioni. Dove al centro, come denominatore comune, vi sta il vile denaro (o il sesso facile) che ti dona piacere e godimento immediato ma che poi alla lunga, ti crea dipendenza, come una dr.o.g.a. pesante che ti non dona alcun appagamento, chiedendoti sempre di più, sino ad arrivare poi ad un punto di non ritorno che ti porta ad eventi traumatici (arresto, fallimento etc.).
Il calcio è solo una delle tante attività umane infestate ahimè da tante mele marce che con i loro disonesti comportamenti ne minano le fondamenta, sia dal punto di vista dell'efficiente e trasparente funzionamento delle attività coinvolte, sia, soprattutto, nella credibilità delle stesse.
La storia di tante aziende, di rilievo nazionale o locale, è costellata di vergognose storie di soggetti che, pur di avanzare in carriera, "offrivano" le loro mogli alle attenzioni dei dirigenti. Cosa che spezzerebbe le gambe a tutti coloro che credono nella meritocrazia e nel senso del dovere. Guardiamo cosa avviene nel mondo dello spettacolo, della politica, della finanza.Niente di meno grave rispetto a quanto sta avvenendo nel calcio nazionale. La disonestà è sempre esistita, sin dalle origini dell'uomo. Della degenerazione dei comportamenti umani ne parlava già Aristotele. Il problema sta tutto nella capacità e nella volontà di arginarli tali comportamenti. Il problema in Italia nasce perchè non si applicano le regole a dovere. Si tende sempre a scendere a compromessi, a fare favori, in cambio di altri, per amore dell'amicizia o "d'a paci" e in c.u.l.o. alle regole. E' nel DNA italico. L'interesse particolare a scapito di quello generale. Che favorisce i pochi provocando gravi danni ai tanti che poi sono fortemente tentati dal pensare che la furbizia vale più della correttezza per andare avanti e sfondare le porte. Questo, il disastro peggiore creato da quella minoranza di farabutti che infestano tutti gli ambienti lavorativi e sportivi. Non lasciamoci mai coinvolgere, restiamo noi stessi. Si soffre, ma perlomeno si ha il coraggio la mattina di guardarsi allo specchio e la sera di farsi vedere dai propri figli. Ciao