Parafrasando (visto che siamo in un periodo di celebrazioni dell'unità d'Italia) una celebre affermazione di Massimo d'Azeglio, adesso che il meraviglioso centro sportivo di Torre del Grifo da sogno si è tramutato in splendida realtà, sarebbe un errore gravissimo cullarci del fatto che una struttura per quanto all'avanguardia in campo europeo, basti da sola a risolvere gli annosi problemi che riguardano lo sport a livello locale.
Che da sola possa creare i campioni del futuro.
Da qui in poi lo sforzo principale della società Calcio Catania e di tutti noi , di concerto, dovrà essere quello mirante ad un cambio di mentalità in senso radicale. Che ovviamente non potrà nascere dall'oggi al domani.
Lo sport, ed in particolare il calcio, qui dalle nostre parti è stato da sempre concepito, dalla maggioranza di noi genitori dei potenziali futuri campioni, come una pericolosa distrazione dallo studio e per gli anni a venire, dalla ricerca di un lavoro (come accennavo nel thread "inaugurazione T.del Grifo").
In tal senso il primo passo dobbiamo farlo noi, nel nostro focolaio domestico, nel saper accompagnare i sogni dei nostri figli, se veramente sentono di poter un giorno diventare dei calciatori professionisti, senza castrare i loro sogni con il nostro egoismo, o peggio, il nostro fatalismo, della serie "e se poi non ce la fai? avrai sprecato tanti anni della tua vita!! poi te ne pentirai !". Mettiamoci in testa che il calcio a grandi liveli, ora, grazie a Dio è qui, sotto casa nostra, a pochi minuti d'auto da noi !! Potrà essere il lavoro con la L maiuscola per i nostri figli, piuttosto che un umiliante impiego con contratti vergognosi a tre mesi, che di fatto costituiscono una schiavizzazione di tanti giovani volenterosi.
Il secondo, fondamentale passo, dovrà farlo proprio lo staff del centro sportivo. Perchè la domanda principale sarà: "chi formerà e vigilerà i formatori?". Appunto. Entrare tra le giovanili, chiedere ai responsabili della struttura di poter far fare un provino ai nostri figli sarà dettato da regole uguali per tutti, o qualcuno all'interno della struttura trasformerà la propria posizione in un "centro di potere", dove verranno aperte le porte solo ai "referenziati" (figli di gente "notabile")?. Aristotele due millenni fa diceva che la natura umana tende a degenerare. E qui la degenerazione potrebbe essere l'interesse particolare che qualcuno meschinamente potrebbe instaurare, trasformando la struttura in un luogo aperto non ai più meritevoli ma ai più "sponsorizzati". No, non voglio neanche pensarci, perchè in questo modo i campioni (che sovente provengono dalle frange più disagiate di una città, vedi Cassano, Schillaci, Anastasi e lo stesso Maradona) sarà quasi impossibile scovarli!!. Faccio dunque un appello al Presidente e al Direttore, affinchè vigilino sui loro collaboratori, buttandoli via a calci nel sedere qualora si facciano trascirare da certi squalidi giochetti di clientelismo.
Pari opportunità per tutti, per il bene della società Calcio Catania e per il bene dello sport a Catania.
Un abbraccio a tutti