Questa è una partita che considero decisiva per valutare il nostro allenatore, che come uomo stimo tantissimo, mentre come tecnico è tutto da decifrare, almeno per me. Ho visto dal vivo il suo Catania 4 volte. A Parma il Catania ha giocato bene fino a quando abbiamo preso il primo gol, poi è scomparso, ma c’era ancora Mascara che ne elevava il livello tecnico e di contro la preparazione atletica era quella di Giampaolo, per cui finivamo la benzina, intorno a metà ripresa. A Cesena l’unico gol visto di presenza e l’esordio di Lodi e Ricchiuti schierato dall’inizio, partita dignitosa e regalato il pareggio da un errore colossale di Ledesma e Silvestre che aprono la porta ad Jmenez. Poi viene Bologna altro errore di Ledesma che, da quasi ultimo, cincischia con il pallone fino a farselo rubare da Di Vaio, in origine lontano almeno 15-20 metri da lui, ed essere costretto a fare il fallo punito con a punizione da cui scaturirà il gol del Bologna. La squadra pur non creando eclatanti occasioni da gol, attacca inutilmente fino alla fine. Infine Firenze dove l’unica cosa positiva è che la squadra corre fino alla fine. In tutte quattro le occasioni, di fatto, Simeone arriva sempre ad 4-2-4, sia in partenza, sia in corsa. L’idea di per se non è sbagliata perché il nostro organico ha un’abbondanza di punte, mezze punte ed esterni alti, una carenza di centrocampisti puri, un’assenza di centrocampisti di qualità. Praticamente i due centrali servono per lo più a raccattare palloni ed a fare da filtro, mentre la costruzione dell’azione offensiva è affidata ai quattro davanti. Il problema è vedendo la disposizione dei giocatori in campo, specialmente dopo i cambi in corsa, che aumentavano, a volta a dismisura, la vocazione offensiva della squadra, ho sempre avuto la sensazione di un estremo tentativo di raddrizzare il risultato, di un procedere a tentoni, più che di un’organica visione della partita. Orbene ritengo che una simile impostazione ad Udine ci esporrebbe al rischio di una grandinata di gol. L’Udinese è una squadra forte, non fortissima, in grande forma, che basa il gioco sulla velocità negli spazi. Ecco, concedere campo ai vari Di Natale, Inler, Sanchez e compagnia bella sarebbe votarsi al suicidio. Per questa partita, non ridete per piacere, richiamerei Giampaura, per creare una forte barriera difensiva di almeno 8 uomini, che intasi gli spazi rendendo difficoltosa la ricerca di spazi ai friulani, non rinunciando a veloci puntate in avanti, perché la difesa udinese se attaccata in velocità, non è insuperabile. Praticamente giocherei la stessa partita che giocò a Bari l’anno scorso Atzori, contro una squadra con caratteristiche simili anche se con minor tasso tecnico. Terzini bloccati sulle fasce, un centrocampista (Ledesma?) ad uomo su Inler, per cercare di inaridire le loro fonti di gioco e, gli altri tre a fare barriera, pronti ad innescare le due punte, tra cui inserirei il giapponese, per la sua velocità. In sostanza giocherei con Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Marchese; Carboni, Ledesma, Lodi, Ricchiuti; Morimoto, Maxi Lopez. Questa è la mia ipotetica formazione, ma ci possono essere molte varianti con l’utilizzo di Gomez e/o Schelotto, l’importante però è la filosofia di gioco che non potrà distaccarsi molto da quella da me ipotizzata. Lo farà Simeone? Io penso di si, è un grande uomo!