E' sotto gli occhi di tutti come in queste prime giornate il Catania indubbiamente non esprima il massimo delle sue potenzialità. Quello che appena cinque mesi fa con i 10/11 dell'attuale formazione invece si verificava meravigliosamente esaltando un intero popolo rossazzurro.
Se i giocatori sono praticamente gli stessi, se Maxi Lopez non segna più, pur essendo integro fisicamente come nel girone di ritorno 2009-2010, se la squadra sembra attualmente un Ferrari con le ruote di un carretto, se infine la società Calcio Catania permane finanziariamente e patrimonialmente solida, a questo punto è naturale che la stragrande maggioranza di noi addossi le colpe di questo Catania col "freno a mano" a colui che siede in panchina. Quel Marco Giampaolo, reduce da ultime negative esperienze da allenatore di Cagliari e Siena concluse entrambe con due esoneri.
Personalmente non sono mai stato pienamente soddisfatto di questa scelta societaria, anche se il tecnico di Bellinzona lo considero decisamente superiore all' "oste massese calcinculista" del 2007 - 2008 e al povero e confuso "pesce fuor d'acqua" che avevamo nel girone d'andata dello scorso campionato.
Il perché non ho fatto i salti di gioia per l’arrivo di Giampaolo deriva dal fatto di aver notato come negli ultimi anni gli allenatori di serie A con esperienze negative (esonero o retrocessione) siano stati SEMPRE PERDENTI negli anni successivi. De Biasi, Camolese, Arrigoni, Beretta, Cavasin, Colantuono ne sono “degni” rappresentanti di tale categoria. Carriera iniziata con soddisfazioni e poi…al primo passo falso, un continuo fiasco…
Più passavano le giornate del presente campionato e più tale “regola” sembrava farsi strada anche col nostro tecnico. La cosa non mi faceva dormire. Finché ho riflettuto bene, cercando di affinare la mia ricerca, estendendo il campo di osservazione agli ultimi vent’ anni di storia del nostro massimo campionato. Per notare che, diversamente da quanto avevo sinora pensato,
su un campione di circa 60 allenatori di serie A che avevano “fallito” una propria esperienza circa 1/3 di essi si erano poi riscattati negli anni successivi (salvezza o persino qualificazione UEFA). Ed il riscatto si è verificato nella quasi totalità dei casi in cui l’allenatore ha avuto per le mani una squadra di livello decisamente superiore alle compagini guidate in precedenza. Giampaolo rientrerebbe in uno di questi casi, con una formazione che pochissimo tempo fa ha dato lezioni di calcio ad Inter, Juventus, Milan e Palermo ed che ora non può improvvisamente essersi trasformata in un’anonima squadretta da salvezza all’ultima giornata.
Ricordiamoci che se avessimo applicato la medesima regola anche in serie B, Pasquale Marino si sarebbe dovuto rivelare un mezzo fallimento, vista la non esaltante esperienza con l’Arezzo nella precedente stagione.
Ricordiamoci come all’ottava giornata del primo anno di serie A avevamo il medesimo tabellino:
due vittorie, tre pareggi, tre sconfitte. Dieci reti fatte e ben tredici subite per poi sedere alla vigilia di Natale sul trono delle primissime del campionato.
Non ci sono dunque oggettivamente degli elementi sufficienti a ritenere (anche se sono realmente inkazzato, come la maggioranza di noi tifosi, di come stia facendo giocare attualmente il nostro Catania) che Giampaolo possa fallire.
Il problema è che una buona fetta della popolo rossazzurro, sulla base di quello che si capta andando in giro, è ormai convinto del suo imminente fiasco e conseguente esonero.
E qui passiamo al secondo punto del presente post:
la coscienza collettiva.
Vi sono diversi studi condotti con rigore scientifico (anche se l’ortodossia della comunità scientifica internazionale non li accolga ufficialmente) dimostranti come la mente umana possa agire sul verificarsi di taluni eventi. Mente dell’individuo ed a maggior ragione coscienza collettiva, dunque un cumulo di pensieri di una moltitudine di persone che potrebbero, secondo tali studiosi, imprimere l’una o l’altra direzione al corso degli eventi. Risultati scientifici non conclamati, ma dei quali non esiste tuttavia una prova che dimostri il contrario di tali scoperte.
Cosa voglio dire dunque? che se la maggior parte di noi pensa (come realmente sta accadendo) che domenica sera si verificherà un altro negativo risultato
non facciamo altro che aumentare le probabilità che esso avvenga realmente !!! Ciò che attualmente è il pensiero comune non può che nuocere alla nostra amatissima squadra.
Giampaolo ci deve delle spiegazioni e questo è indubbio. Ma ora possiamo e dobbiamo solo pensare in positivo. Statisticamente è un tecnico che potrebbe benissimo esplodere in meglio. I predetti esperimenti scientifici, basati sul generatore di eventi casuali, hanno dimostrato come esistano differenze quasi impercettibili create al corso degli eventi. Ma si tratta pur sempre di differenze, di anomalie rispetto al mero calcolo probabilistico delle combinazioni di eventi. I risultati negativi del Catania di questo inizio di campionato sono figli di differenze infinitesimali con l’avversario che per un nonnulla potevano trasformarsi in eventi positivi e condurci alla vittoria.
Il nostro pensiero collettivo potrebbe, se volto alla fiducia e all’ottimismo, apportare queste differenze infinitesimali regalandoci la soddisfazione dei tre punti. Non nuoce, non costa proprio nulla sforzarci di credere al meglio. Alcuni studiosi lo stanno dimostrando scientificamente. Fatelo sin da ora, e “contagiate” gli scettici e i disfattisti che caratterizzano il nostro essere “catanesi” specialmente in questi momenti delicati. In questo momento c’è gente che vuole che domenica si perda in casa per far sì che Giampaolo venga esonerato!!!
Un abbraccio
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