Autore Topic: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.  (Letto 3160 volte)

Offline Francesco ( Rovigo)

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Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« il: 16 Ottobre 2010, 10:22:34 am »
Mi colpisce profondamente il becero tentativo della lega calcio, di mettere mano ai contratti collettivi dei calciatori in modo veramente maldestro.
La chicca piu' vergognosa e' il tentativo di inserire la possibilita' per le societa' di rescindere un contratto nel caso in cui il giocatore, possa fermarsi per infortunio per piu' di tre mesi: per valutare appieno la portata di questa assurda pretesa, non pensate ai contratti di Milito ed Et'o, ma eventulamente a quelli , che so,
di Tortori e Tedesco della Paganese, se non a quelli di Pignalosa o Carlini del Sorrento.
Nel mio piccolo, sosterro' senza alcuna remora, qualsiasi iniziativa, di fermo campionato , che la associazione calciatori vorra' intraprendere. Stare senza calcio per qualche settimana, non nuocera' di certo ad alcuno.

Offline santopesaro

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #1 il: 16 Ottobre 2010, 10:31:11 am »
Francesco so cosa vuoi dire.Ma partiamo da un presupposto sbagliato.Il loro contratto collettivo non e' il nostro.Il Pignalosa della situazione andra' cmq a guadagnare 70-80000 euro l'anno in C.Io non li vedro' mai all'anno tutti questi soldi(spesato di tutto poi)

Per allestire una squadra di eccellenza(che prevederebbe solo rimborsi spesa visto che trattasi di amatori o quasi)ci vogliono 1 miliardo delle vecchie lire.

Offline GASPARE

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #2 il: 16 Ottobre 2010, 12:56:58 pm »
Dunque...sarebbe facile, qualcuno direbbe demagogico, quando si viene a sapere di scioperi dei calciatori...dire che in un periodo nel quale la crisi economica è un pozzo senza fondo...la quasi totalità dei giovani svolge (quando lo svolge) un lavoro precario e sottopagato...intere categorie di persone qualificate devono aspettare anni e anni per ottenere uno straccio di incarico e molte famiglie fanno fatica perfino a comprare da mangiare o a procurarsi i vesti per i figli...che sarebbe opportuno avere un minimo di ritegno...

Ma lasciamo perdere questo...e veniamo al punto per come la vedo io...

Da quello che ho capito leggendo qui e lì...sentendo dichiarazioni varie..la clausola a cui fai riferimento deriva dal fatto che attualmente la situazione è questa: i calciatori stipulano contratti pluriennali...salvo poi tornare a battere cassa dopo sei mesi e pretendere aumenti (e quindi di non rispettare i contratti medesimi) se il loro rendimento è appena appena superiore alle aspettative, adducendo le solite argomentazioni del tipo... "non ho stimoli", "mi sento frustrato","ho altre offerte" e col ricatto di fornire prestazioni penose in ragione di queste scuse  8-)

Ma contestualmente, se giocano come delle mezzeseghe, allora pretendono che i contratti siano rispettati fino all'ultimo mese (e all'ultimo euro) rifiutando qualsiasi trasferimento che implichi una diminuzione dello stipendio e/o del prestigio della squadra... 8-)

Francamente così è troppo comodo...e prima di scioperare i calciatori dovrebbero capire che sono stati loro stessi, comportandosi così, a favorire l'introduzione della clausola in questione... 8-)

Allora, se i calciatori di serie A fossero gente seria...potrebbero battersi affinché i contratti siano separati...smettendo questa finzione del lavoro dipendente (dipendente da chi, che questi fanno il bello e il cattivo tempo...) ...si aprano una bella partita IVA loro...che con due o tre anni di lavoro possono mettersi a posto per tutta la vita...e lavorino davvero per tutelare i loro colleghi delle serie inferiori...invece di usarli!!
Perchè è del tutto evidente che i motivi di questo sciopero sono a tutto vantaggio proprio dei calciatori di serie A, che pretendono di tenere in mano il pallino e di continuare a spadroneggiare (loro e i loro potentissimi procuratori). 8-)

Ciao
Noli offendere patriam Agathae, quia ultrix iniuriarum est

Offline Francesco ( Rovigo)

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #3 il: 16 Ottobre 2010, 12:59:11 pm »
Santuzzo, secondo me ha poco importanza se Tizio o Caio percepiscono una cifra annua superiore o inferiore alla nostra: e' il concetto che mi colpisce.
Un giocatore , firma un contratto, gioca per la propria squadra una partita e si fa male, magari nel tentativo di fare vincere il proprio team: il giusto premio e' la rescissione del contratto. Quanti giocatori del Catania delle ultime annate avrebbero avuto il contratto rescisso per " Giusta (sigh) Causa"? Marchese Ledesma Augustyn Barrientos ecc. ecc.
Tra le righe, posso anche dirti quale sarebbe la logica conclusione se questa  vergognosa revisione del contratto andasse in porto: i vari giocatori di nome, si premuinirebbero con una serie di scritture private dal, rischio di rescissione a causa di un infortunio, ed andare nelle pesti sarebbero naturalemente tutti i giocatori non di nome, quelli di cui non conosciamo neanche il cognome.
La solidarieta' e d' obbligo!

Offline Francesco ( Rovigo)

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #4 il: 16 Ottobre 2010, 01:03:23 pm »
Gaspare, visto che ho letto il tuo post...a posteriori, direi che forse, il mio punto di vista  col secondo messaggio e' piu' chiaro.

Offline Sergio

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #5 il: 16 Ottobre 2010, 01:46:12 pm »
Dunque...sarebbe facile, qualcuno direbbe demagogico, quando si viene a sapere di scioperi dei calciatori...dire che in un periodo nel quale la crisi economica è un pozzo senza fondo...la quasi totalità dei giovani svolge (quando lo svolge) un lavoro precario e sottopagato...intere categorie di persone qualificate devono aspettare anni e anni per ottenere uno straccio di incarico e molte famiglie fanno fatica perfino a comprare da mangiare o a procurarsi i vesti per i figli...che sarebbe opportuno avere un minimo di ritegno...

Ma lasciamo perdere questo...e veniamo al punto per come la vedo io...

Da quello che ho capito leggendo qui e lì...sentendo dichiarazioni varie..la clausola a cui fai riferimento deriva dal fatto che attualmente la situazione è questa: i calciatori stipulano contratti pluriennali...salvo poi tornare a battere cassa dopo sei mesi e pretendere aumenti (e quindi di non rispettare i contratti medesimi) se il loro rendimento è appena appena superiore alle aspettative, adducendo le solite argomentazioni del tipo... "non ho stimoli", "mi sento frustrato","ho altre offerte" e col ricatto di fornire prestazioni penose in ragione di queste scuse  8-)

Ma contestualmente, se giocano come delle mezzeseghe, allora pretendono che i contratti siano rispettati fino all'ultimo mese (e all'ultimo euro) rifiutando qualsiasi trasferimento che implichi una diminuzione dello stipendio e/o del prestigio della squadra... 8-)

Francamente così è troppo comodo...e prima di scioperare i calciatori dovrebbero capire che sono stati loro stessi, comportandosi così, a favorire l'introduzione della clausola in questione... 8-)

Allora, se i calciatori di serie A fossero gente seria...potrebbero battersi affinché i contratti siano separati...smettendo questa finzione del lavoro dipendente (dipendente da chi, che questi fanno il bello e il cattivo tempo...) ...si aprano una bella partita IVA loro...che con due o tre anni di lavoro possono mettersi a posto per tutta la vita...e lavorino davvero per tutelare i loro colleghi delle serie inferiori...invece di usarli!!
Perchè è del tutto evidente che i motivi di questo sciopero sono a tutto vantaggio proprio dei calciatori di serie A, che pretendono di tenere in mano il pallino e di continuare a spadroneggiare (loro e i loro potentissimi procuratori). 8-)

Ciao

A me è capitato di leggere, meno di due mesi fa, che Liverani, 34enne, il cui contratto scade a giugno prossimo, non poteva giocare con il massimo della serenità e dell'impegno se non avesse ottenuto il prolungamento contrattuale. In pratica, le sue prime gare di questa stagione, giocate notevolmente sotto tono e prive di mordente, è stata colpa di Zamparini che ancora non si decide a fargli il contratto sino al 2012. E mi sa tanto che non glielo farà mai.
8 MARZO 415 d. C. IPAZIA DI ALESSANDRIA, MARTIRE LAICA DEL PENSIERO SCIENTIFICO

Offline Aldo

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #6 il: 17 Ottobre 2010, 01:52:22 am »
La chicca piu' vergognosa e' il tentativo di inserire la possibilita' per le societa' di rescindere un contratto nel caso in cui il giocatore, possa fermarsi per infortunio per piu' di tre mesi:
Francesco, se non ho capito male, la possibilità di rescissione del contratto in caso di infortunio esiste già, la novità è che le società vogliono abbassare l'attuale limite di sei mesi a tre.
I calciatori, specialmente quelli di serie A e B, sono lavoratori dipendenti quantomeno atipici, perchè il loro lavoro non ha assolutamente le caratteristiche del lavoro dipendente e mi trovo d'accordo con Gaspare che almeno a quelli di serie A e B sia attribuito lo status di lavoratori autonomi, tornando magari alla vecchia suddivisione in professionisti (serie A e B), semiprofessionisti (prima e seconda divisione, magari eliminando la seconda e facendo solo una prima divisione su tre gironi da 20 squadre) e dilettanti (tutti gli altri, magari con obbligo di residenza nella provincia o nel comune di provincia diversa ma confinante per limitare la piaga del falso dilettantismo).
Melior de cinere surgo! ❤️💙❤️💙

Offline GPalermo1954

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #7 il: 17 Ottobre 2010, 02:24:18 am »
La vicenda sul rinnovo del contratto collettivo dei calciatori e' piu' complesso di quello che si vuole fare apparire.
I calciatori giuridicamente fanno parte dei cosidetti lavoratori subordinati e come tali sono rappresentati dalle organizzazioni sindacali che ne tutelano gli interessi e percio'
oggi si trovano a lottare per confermare i privilegi acquisiti della categoria e, giustamente, portare avanti gli interessi corporativi della categoria.
Da quello che ho appreso so che la discussione sul rinnovo del conmtratto verte su otto punti che vanno dalle cure mediche fino alle cessioni e che,superate le prime difficolta' e fatto rientrare lo sciopero paventato dall'Assocalciatori, ora lo scoglio su cui si e' bloccata la discussione e' il trattamento economico e revisione del contratto in caso di prolungata malattia o infortunio.
Se il problema si vuole affrontare dal punto di vista dell'etica,della morale e della giustizia sociale,si puo' affermare che giuridicamente dovrebbero valere le stesse regole applicate per qualsiasi altro lavoratore aziendale(come suol definirsi una societa' calcistica amministrata secondo criteri aziendali) ma essendo i calciatori,piu' che subordinati,sono lavoratori atipici,lavoratori prestatori d'opera o meglio ancora lavoratori dello spettacolo,ne convenite, che devono avere trattamento diverso e devono essere visti come una categoria a parte i cui privilegi non si possono configurare in altre categorie.
E' una battaglia persa. Le societa' si mettano il cuore in pace:la storia recente e' piena...di mal di pancia..di incomprensioni...mancanza di riconoscenza...mancanza di stimoli...e tutti i mali  guaribili con un'unica medicina...l'aumento di ingaggio o arrivederci...da avversari.
A mettere un po' di ordine dovrebbe essere la giurisprudenza calcistica a livello mondiale. Trovare un equilibrio che consenta di porre fine ai ricatti che commettono procuratori in combutta con i propri assistiti e, nel contempo, assicurare anche in caso di infortunio il rispetto del contratto.
Ergo,se si commettono oscenita' nella stipula e nellAccettazione dei contratti dei lavoratori in genere riguardo al (mal)trattamento economico in caso di infortunio o prolungata malattia non vedo perche' si debba continuare acommettere l'errore anche con un'altra categoria anche se fortemente privilegiata.
Ma una volta non li assicuravano i calciatori?
.....buonanotte...
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline Francesco ( Rovigo)

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #8 il: 17 Ottobre 2010, 09:17:59 am »

A mettere un po' di ordine dovrebbe essere la giurisprudenza calcistica a livello mondiale. Trovare un equilibrio che consenta di porre fine ai ricatti che commettono procuratori in combutta con i propri assistiti e, nel contempo, assicurare anche in caso di infortunio il rispetto del contratto.
Ergo,se si commettono oscenita' nella stipula e nellAccettazione dei contratti dei lavoratori in genere riguardo al (mal)trattamento economico in caso di infortunio o prolungata malattia non vedo perche' si debba continuare acommettere l'errore anche con un'altra categoria anche se fortemente privilegiata.
Ma una volta non li assicuravano i calciatori?
.....buonanotte...
                                                                                                                                    Mi sembra che le tue affermazioni siano condite di buon senso e riassumano con precisione la problematica...vista sia da una parte che dall' altra.

Offline Fantadrum

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #9 il: 29 Ottobre 2010, 11:34:51 am »
avete letto l'intervista di Lotito a Repubblica? http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/10/29/news/lotito_contratto-8523400/?ref=HRERO-1


Io la sposo in pieno...o, almeno, al 95%!

Offline Caprarupens

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #10 il: 29 Ottobre 2010, 02:29:40 pm »
Ho letto l'intervista e seguendo il filo logico di Lo Tito: nulla da eccepire. Però manca il contraddittorio.
Io dal mio punto di vista e da quello che si evince dalle interviste delle due parti penso che i punti in cui si può arrivare ad una convergenza di vedute sono diversi che che con un minimo sforzo da entrambe le parti si può a breve arrivare ad un accordo in ogni caso:
I giocatori debbono essere più seri, non si può pretendere un ritocco di contratto ogni due mesi per un'azione od un goal ben riuscito od assecondare le voglie dei vari procuratori
i presidenti debbono fare i managers e non i padri padroni

Offline GPalermo1954

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #11 il: 29 Ottobre 2010, 03:46:57 pm »
Lotito e' tra i presidenti di serie A il meno attendibili in materia di gestione del rapporto azienda-calciatore.
Ci siamo forse scordati,e questo lo sanno anche i calciatori,dei casini che a proposito
 ha combinato durante la sua gestione? Tanto per citare qualche nome che ha fatto piu' cronaca:Pandev(rescissione del contratto con addebito di 160.000 euri),Ledesma(vertenza per mobbing e giocatore fermo per un anno e conseguente depauperamento del cartellino) e non ultimo il caso Radu ancora da definire.
Sapete come lo chiamano i tifosi laziali? Lotirchio lo spilorcio...
Passiamo alle sue dichirazioni:
punto uno: dice una corbelleria perche' un contratto collettivo e' tale perche assomma tutta la categoria di calciatori professionisti.
punto due:non e' vero che con il fayr play finanziario e' finita l'era dei presidenti mecenati,il Milan,l'Inter,la Juve,la Roma fino a qualche tempo fa dimostrano il contrario.
punto terzo:e' vero che nessuno oggi butta soldi nel calcio..ma solo perche',come e' giusto che sia,vogliono trarre profitti come avviene in qualunque attivita' lavorativa.
Ora il casus belli verte sul trattamento economico durante il periodo di malattia o infortunio. Credo che questo punto sia materia di regolamentazione comunitaria che ha nella sua visione globale una ispirazione univoca e se non si vuole, verosimilmente, andare incontro a un altro caso Bosman,credo che si debbano uniformare alle disposizioni vigenti negli altri paesi della comunita' europea.
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline Fantadrum

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #12 il: 29 Ottobre 2010, 09:43:26 pm »
Lotito e' tra i presidenti di serie A il meno attendibili in materia di gestione del rapporto azienda-calciatore.
Ci siamo forse scordati,e questo lo sanno anche i calciatori,dei casini che a proposito
 ha combinato durante la sua gestione? Tanto per citare qualche nome che ha fatto piu' cronaca:Pandev(rescissione del contratto con addebito di 160.000 euri),Ledesma(vertenza per mobbing e giocatore fermo per un anno e conseguente depauperamento del cartellino) e non ultimo il caso Radu ancora da definire.
Sapete come lo chiamano i tifosi laziali? Lotirchio lo spilorcio...
Passiamo alle sue dichirazioni:
punto uno: dice una corbelleria perche' un contratto collettivo e' tale perche assomma tutta la categoria di calciatori professionisti.
punto due:non e' vero che con il fayr play finanziario e' finita l'era dei presidenti mecenati,il Milan,l'Inter,la Juve,la Roma fino a qualche tempo fa dimostrano il contrario.
punto terzo:e' vero che nessuno oggi butta soldi nel calcio..ma solo perche',come e' giusto che sia,vogliono trarre profitti come avviene in qualunque attivita' lavorativa.
Ora il casus belli verte sul trattamento economico durante il periodo di malattia o infortunio. Credo che questo punto sia materia di regolamentazione comunitaria che ha nella sua visione globale una ispirazione univoca e se non si vuole, verosimilmente, andare incontro a un altro caso Bosman,credo che si debbano uniformare alle disposizioni vigenti negli altri paesi della comunita' europea.

GP, il Lotito Presidente della Lazio non credo interessi qui.
1) Sul contratto collettivo (solo A o per tutti), non so.
2) Sui presidenti mecenati, secondo me non esistoni più. Le regole finanziarie sono rigide, e, in ogni caso, loro, in tanti, sfruttano le presidenze per altri fini (quindi con conseguenti aumenti di capitale eventuali).
3) Sui trattamenti sanitari, io non credo che ci siano vincoli comunitari di uniformità tra i contratti dei diversi paesi (Bosman era un'altra cosa).

4) Poi, uno dei punti più importanti, é quello dei trasferimenti. Se io, in una pubblica amministrazione, vengo trasferito (SENZA ESSERE DEMANSIONATO) ci devo stare. Così come nel privato. Secondo me si può tranquillamente allargare il principio ai giocatori e alle squadre di pari livello (e di pari categoria) fino alla scadenza naturale del contratto.
6) Poi, come dice Lotito, in nessuna azienda del mondo, in nessun settore, ma neanche nella pubblica amministrazione, il costo del lavoro é l'80% del bilancio!!!!
« Ultima modifica: 29 Ottobre 2010, 09:45:15 pm da Fantadrum »

Offline GPalermo1954

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #13 il: 30 Ottobre 2010, 03:19:11 am »
Fanta,il Lotito nell'argomento ce l'hai fatto entrare tu,io ho solo posto l'accento sul suo modus vivendi e di come suole rapportarsi con il mondo del calcio.
Punto primo:al momento,essendo leghe separate,la serie A e la serie B e C hanno tavoli diversi ma qualora si dovesse raggiungere l'accordo dovranno sottoscriverlo congiuntamente.
Punto secondo:in barba al fair play e checche' tu ne possa pensare,i presidenti mecenati che fanno fronte di tasca loro per ripianare i bilanci esistono ancora e te ne ho indicati alcuni in Italia perche' all'estero hai voglia di arabi ,americani,asiatici...pensa ci ha fatto un serio pensierino anche il nostro vicino di casa Zamparini...
Punto terzo:io non ho parlato di vincoli,non conosco bene i regolamenti in materia,ma in questo caso credo che non bisogna sperimentarsi ma sarebbe opportuno che si guardasse alle normative degli altri paesi europei in quanto la lega calcio italiana facendo parte dell'UEFA potrebbe trovarne la soluzione con un provvedimento conforme a quello degli altri paesi europei che ne fanno anche parte.
Ho citato il caso Bosman,no perche' simile ma emblematico di come allora si cadde nell'errore che poi la Corte di Giustizia della comunita' europea corresse con la sentenza
in cui emergeva una chiara violazione della legge e di come c'era stata una restrizione alla libera circolazione dei lavoratori comunitari.
Punto quarto: ma allora te li vai a cercare col lanternino ;-) ;-).....me l'hai tirata dalle unghia....ma ,allura ...si proprio Alice... :$ :$ poverino,i calciatori gli sottraggono l'80%
degli introiti....non lo vogliono al tavolo delle trattative....Alice lo sai perche'?.... picchi' si mangiassi macari i peri do tavulu...u capisti,il tuo caro latinista...
Al tuo amico Lotirchio e a tutti quelli come lui ma cosa vuoi che gliene frega della loro squadra e dei loro calciatori,mica gliel'ha prescritto il medico di fare il presidente. Perche',caro mio, mettitelo bene in testa,nella gestione di una societa' calcistica nessuno ci ha mai rimesso una lira,all'infuori dei personaggi cui ho fatto riferimento prima
a proposito di presidenti mecenati e che sfruttano  le loro societa' per altri fini,e che anche il piu' pusillanime di loro ha sempre un ritorno economico e di immagine che tu e io ce lo sogniamo.
Il tuo Lotirchio ha rilevato una societa' che doveva essere dichiarata fallita per bancarotta fraudolenta con l'impegno di risanarne i debiti IN TRENT'ANNI...ci arrivera? frattanto lui, tra una citazione e l'altra di latino, si fa i suoi bei cavoletti romani.... la coda alla vaccinara....e tanti bei soldini...
buonanotte,Alice.
CATANIA USQUE AD FINEM

Offline Fantadrum

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #14 il: 30 Ottobre 2010, 10:40:31 am »
Naaa Aliciotta 1234 :-D, ti ripeto che il Lotito presidente della Lazio, il Lotito persona, il Lotito latinista, non mi interessa, e non mi interessa neanche  la sua gestione della Lazio IN QUESTA OCCASIONE! Io sto commentando le sue parole in quanto NEGOZIATORE del nuovo contratto collettivo.

Citazione
Punto secondo:in barba al fair play e checche' tu ne possa pensare,i presidenti mecenati che fanno fronte di tasca loro per ripianare i bilanci esistono ancora e te ne ho indicati alcuni in Italia perche' all'estero hai voglia di arabi ,americani,asiatici...pensa ci ha fatto un serio pensierino anche il nostro vicino di casa Zamparini...

Aliciotta 1234567 ::), i presidenti mecenati NON esistono. I mecenati spendono quattrini per un qualcosa senza secondi fini in altri ambiti. Tutti i nostri imprenditori-presidenti, o ci guadagnano, o ci guadagnano in altro modo.

Citazione
Punto terzo:io non ho parlato di vincoli,non conosco bene i regolamenti in materia,ma in questo caso credo che non bisogna sperimentarsi ma sarebbe opportuno che si guardasse alle normative degli altri paesi europei in quanto la lega calcio italiana facendo parte dell'UEFA potrebbe trovarne la soluzione con un provvedimento conforme a quello degli altri paesi europei che ne fanno anche parte

Bene, posto che la Bosman non c'entra niente (non stiamo parlando di libera circolazione), posto che le squadre investono milioni di euro in strutture sanitarie e medici, non credo sia bizzarro il mettere a disposizione le proprie strutture, ma se i giocatori vogliono farsi curare da mago Merlino, che lo facciano con i loro milioni di euro ;-) E i trattamenti sanitari non c'entrano niente con l'Unione europea e con la liibera circolazione delle persone.

ciao.