Inoltre, in un citta', in una terra che domentica spesso i suoi eroi, quelli veri, non gli stallieri dei cummenda Milanesi, il ricordo e' cosa che ritengo NECESSARIA come il pane.
Comunque..sono assolutamente sicuro che Filippo Raciti verra' scordato..Come lo sono stati Curro', Moschella, Spagna e tanti altri.
Fabrizio Lo Presti...Marco...un ragazzo morto nove anni fa circa per seguire la trasferta del Catania all'Aquila...così come
Carmelo Li Greci e
Fabio Seminara schiantatisi con l'auto su quell'infame superstrada Sibari Taranto per raggiungere Lecce l'anno della promozione in A...
Loro non meritano almeno un pensiero? O è necessario essere morti ammazzati per avere una nota di merito?
Esiste per caso un buon motivo per morire!? O quale scala di valore ha la vita a seconda che si indossi una divisa o una sciarpa coi colori di una squadra di calcio!?
Certo nel perbenismo ipocrita e italiota dei salottini televisivi, dove ci si indigna a seconda del gettone di presenza, saprebbero già rispondermi...del resto lì è dove hanno hanno stabilito, per esempio, che la vita di Gabriele Sandri tutto sommato non è che valesse granchè...
No...io non ce l'ho una risposta precisa...o per lo meno penso di averla perchè per me i morti sono tutti uguali...che siano semplici tifosi o indossino una divisa...anche perchè non riesco proprio a capire la differenza fra i primi ed i secondi quando si dice "
morire per una partita di calcio" ...ma io sono io...non vado in tv ad urlare o a mostrare la mia bocca siliconata, a stento ho un profilo su F.B....non sono nessuno, per cui avrò sbagliato sicuramente...
Dunque per questo e per evitare, appunto, ulteriori torti...io intitolerei sia centri sportivi che stadi con nomi di personalità che hanno fatto grandi le loro società...per il resto da intitolare ci sono vie, piazze e caserme...
Ciao