Fino a quando si chiamerà in questa maniera, nazionale, dovrà essere composta da gente che in quella nazione c'é nata.
Non comprendo tutto questo "snobbismo", non mi pare che gli altri facciano
tanto gli schizzinosi, quanti tedeschi e francesi "veri" ci sono nelle rispettive nazionali, tanto per citarne due, e allora!? dov'è il problema?
facciamo come tutti gli altri, se necessariamente come tutti chiedono, dobbiamo per forza copiare, la ricerca del bel gioco, la cultura sportiva, non basare tutto sul risultato (chiacchere!), ecc...
L'altra sera per esempio, il pistocchi , inconsolabile e mai rassegnato orfano di sacchi, sosteneva che l'unica nazione a non avere una "scuola" è l'Italia, sosteneva che esiste la scuola anglosassone, quella brasiliana, quella argentina, perfino quella danubiana (mah!), ma non quella italiana,
dimendicando che invece esiste un tipo di gioco, chiamato e riconusciuto da tutti come "all'italiana", solo che noi, per il nostro innato esterofilismo, abbiamo sempre bistrattato, mentre altri utilizzandone le basi, magari con qualche modifica oppure chiamando il contropiese ripartenza, ci hanno vinto trofei, io ho visto ottime applicazioni di questo gioco, nel Liverpool, nell'argentina che vinse nel '86, nella germania e sempre nell'argentina del '90 e per finire nell'inter dei 3 tituli di mourigno, solo che se lo applichiamo noi è catenaccio, se lo fanno gli altri è ottima organizzazione di gioco, io sostengo che noi invece di cercare erroneamente di emulare gli altri, dovremmo migliorare ed ottimizzare al massimo il nostro "calcio all'italiana", che però richiede oltre ad una difesa solida anche almeno un centrocampista capace di lanciare un compagno dalla distanza e almeno due attaccanti veloci e dotati tecnicamente, e guarda caso negli anni 60, 70 e 80, prima che ci olandesizzassimo facendo di sacchi il nuovo messia del calcio italiano, che considerava avere in squadra i Baggio e i Van Basten un fastidio, questo tipo di giocatori nascevano, adesso che nelle scuole calcio si cura solo l'aspetto fisico e atletico anzichè quello tecnico, e si cerca di creare calciatori "polivalenti" anziche' specialisti, difensori che sanno difendere, centrocampisti che sanno impostare e attaccanti che sanno giocare la palla, sono diventati più unici che rari, per concludere io sono uno di quelli che pensa, come sono sicuro la maggior parte dei tifosi, ca i maccarruni incunu a panza, a me interessa che la mia squadra vinca, non mi interessa come, poi se gioca bene mi può fare anche piacere altrimenti non me ne può fregare di meno, e poi chi lo ha stabilito che è bello un certo tipo di calcio e l'altro no, a me per esempio l'azione che mi entusiasma di più è un fulmineo contropiede, anziche' lo stucchevole possesso palla con giro palla (o palle?) da molti conclamato.
Riguardo alla diatriba comico-politica fra alcuni di voi, io penso che vi ammalignate per niente, io ormai non me ne interesso più, questa gente di qualunque parte o colore sia non vale neanche il tempo che ci perdete a battere sulla tastiera.