non c'é stato nessuno che abbia dato risalto al fatto che 35000 spettatori hanno accolto la virtuale non qualificazione in CL con una civiltà ed uno spirito sportivo di cui pochi possono vantarsi oggi in Italia. E non vedo perchè crocifiggere lo stesso pubblico per i fischi a Toni e non esaltarlo per i 35000 applausi finali nel giorno della sconfitta.
Ok; ma a chi, a parte la Samp, interesserebbe dare risalto ad un fatto del genere? E in quali forme? Attraverso quali canali?
Scusa Templare, ma continuo a non capire...
Non ti basta sapere che le edizioni on line dei principali quotidiani ne hanno dato atto? No? Ma allora cosa avresti gradito? Che il papa ne desse atto durante l'Angelus? O Barack Obama nel discorso alla Nazione?
Ribadisco il concetto: un pò d'equilibrio.
Mi sembra che ancora non ci capiamo. Ci provo per l'ultima volta: io non parlo del comunicato di ieri sera, 11 maggio, da parte della Sampdoria, parlo del fatto avvenuto domenica pomeriggio, 9 maggio, allo stadio della Favorita e zone limitrofe.
A chi interesserebbe dare risalto al fatto che 35000 Palermitani se ne sono tornati a casa delusi, ma senza tirare un petardo? A chi ha a cuore il calcio di una volta, per esempio quello delle migliaia di Palermitani che nel 1968 si andavano a vedere la partita a Catania mangiando pane e frittata a villa Bellini e sfilando pacificamente in corteo in via Etnea. Ecco a chi interesserebbe sapere che domenica scorsa il Palermo, pur perdendo l'occasione della vita, insieme ai suoi tifosi ha dato una lezione di civiltà a tutta Italia.
L'ha sottolineato solo la Sampdoria, il resto della stampa nazionale in due giorni non se ne era accorto, perchè evidentemente fanno più rumore i fischi a Toni, per cui paghiamo ancora oggi, che i 35000 applausi di domenica.
Tutto qui. Spero di essere stato chiaro, stavolta. Ciao!