Non so se trattasi di una strana coincidenza.... ma ultimamente ogni qualvolta il Catania mette KO un grande Club subito dopo le panchine dei rispettivi allenatori diventano calde, ....molto calde.
Occhio perché con tutte queste panchine che saltano, potrebbe saltare anche quella di Sinisa, anche se per motivi opposti.
Vedi cos’è, caro Michelangelo e cari Rossazzurri tutti, uno che prende una squadra ultima in classifica, con un piede e mezzo nella fossa, i becchini attorno con le vanghe in mano già azziccate nella terra e il cappellano che ha già letto le orazioni di rito e s'appresta a intonare il de profundis
...e in poco meno di mezzo campionato, con un andamento da champions league la porta in una zona assolutamente tranquilla della classifica, non passa affatto inosservato. C’è già mezza serie A in cerca del nuovo allenatore che gli avrà messo gli occhi addosso. Penso che sarà difficile trattenerlo, ci vorranno parecchi "argomenti" $$$ convincenti (oltre a programmi ambiziosi).
Colgo l’occasione per fare un'altra considerazione. Non era facile per il Catania, visto la precarissima posizione di classifica che aveva, trovare un allenatore in cerca di affermazione che s'accollasse la difficilissima situazione. Quell'ultimo posto solitario, distaccato di 3 punti ed un ambiente già moralmente preparato alla retrocessione aveva tutta l'aria di un impresa impossibile. Un Sonetti, un Papadopulo,un Mondonico, venivano di corsa, tanto sono allenatori che non hanno più nulla da dimostrare a nessuno ed un eventuale nuovo fallimento, assieme ai tanti in cui sono stati attori cooprotagonisti in altre squadre… chistu ku l'avutri, come si dice da noi. Ma Sinisa ha/aveva una carriera da costruirsi e veniva già da un esperienza fallimentare a Bologna (evidentemente non per demeriti suoi) ed un ennesimo flop avrebbe potuto incidere in maniera sostanziosamente negativa nel proseguo della sua carriera. Uno che s'accolla un rischio del genere (il rischio di rimanere disoccupato per un bel pezzo (con due fallimenti in due esperienze) e magari ripartire dalle serie minori), è uno che ha le palle, uno che sa il fatto suo, uno che crede in ciò che fa, nel suo lavoro, nelle sue possibilità, nelle sue doti. Bisogna riconoscere che Sinisa è stato molto bravo, farà molta strada e quanto prima entrerà nel giro dei più grossi club europei. Da parte mia gli auguro di raggiungere i livelli di Mancini, Ancelotti, Capello, Murinho, Benitez, Ferguson. Uno bravo come lui, che parla poco, anzi, che fa parlare i fatti, con i risultati, merita di fare tanta strada, più di altri chiacchieroni che sanno solo vincere se allenano squadre stellari dagli ingaggi miliardari.