Casorezzo (MI), 12 Aprile 2010
Cari forensi,
ieri ero a San Siro, per la prima volta nel terzo anello verde, il settore ospiti: la visuale non era poi così male come dicevano i più con un'operazione di terrorismo. L'emozione è stata grandissima, giusto il rammarico per avere dilapidato il doppio vantaggio.
Oggi sperimentai la piccionaia,
il terzo anello verde di San Siro:
c’erano Catanesi a centinaia,
anzi forse a migliaia,
accorsi per vedere il brutto tiro
giocato ai rossoneri.
Me lo sentivo ieri
che potevamo fare oggi la storia
cogliendo una vittoria
che da troppo ci manca negli annali,
tanto che questo pari,
subìto dopo un duplice vantaggio,
ci lasciò colmi di rimpianti amari
e forse con un po’ più di coraggio
avremmo steso a terra gli avversari,
blasonati e temuti,
che per un tempo furono in balia
di Lopez, di Mascara, di Ricchiuti
e della loro fulgida magia.
Per alquanti minuti
i tifosi locali,
alteri ed antipatici rivali,
sugli spalti seduti
in comode poltrone,
stettero tristi, scoraggiati e muti
con viva delusione,
con disappunto, abbattimento e rabbia,
mentre dal nostro spicchio, dalla gabbia
degli ospiti, venuti
dalla Sicilia e dalla Lombardia,
s’udivano esultanti
cori ed arditi canti.
Fu davvero un peccato
avere dissipato
i frutti colti nella prima fase,
ma tuttavia rimase
dentro di noi la solida certezza
non già della salvezza,
ma di poter giocare ad armi pari
contro i più formidabili avversari.
A presto,
Marco Tullio