Le sorelle Della Valle incacchiatissimi per i numerosi torti subiti. Chissà se provarono vergogna quando Gilardino segnava con la mano o Mutu andava in gol con Guana a terra due minuti dopo aver stretto la mano a Diana che vedendo Mutu a terra (toh! … sempre lui!) aveva messo la palla fuori! Adesso non so da quante nefandezze la Fiorentina abbia tratto vantaggio (penso alla gara col Livorno di pochi giorni fa dove Spinelli, a seguito all’ultimo danno arbitrale subito (ed a vantaggio dei funerei viola), vuole ritirare la squadra), ma sarebbe bene ricordagli i tempi in cui le sorelle organizzavano cenette al ristorantino con personaggi più o meno ambigui che ruotano attorno al mondo del calcio e si facevano “aggiustare” le gare.
Oggi lui dice: "
Una svista? Potevamo tornare in vantaggio con un rigore nettissimo ma Rosetti si giustificava, diceva che non l'aveva visto. Non voglio risposte perché non me le daranno, i Collina, gli Abete, i palazzi... è stata un'altra svista, ho sentito commenti imbarazzanti a caldo sul vantaggio, ma cosa c'entra la regola del vantaggio? L'arbitro fa con la mano di rialzarsi... forse la Fiorentina in Champions dava fastidio a qualcuno..." Poveracci!!
Si lamenta anche il Napoli! De Laurentis diceva fino a poco tempo fa:
"Ci mancano 5 punti scippati dagli arbitraggi ma non diciamo niente finché non scopriremo qualcos'altro di negativo che finora non è emerso. Accettiamo per ora, ma non bisogna approfittarne altrimenti ci faremo sentire. In questo momento, alla voce alta, preferiamo la strada del dialogo. Nel calcio la credibilità è importante. Pensiamo a quello che è successo in Germania e nei paesi dell'Est, da noi sono passati solo pochi anni dal polverone. Quando qualcosa non mi convince, mi tornano in mente quei giorni e non vorrei che si verificasse all'orizzonte una nuova Calciopoli".Gli fa eco Lucianone Moggi, il più grande “aggiustatore” di partite, uno che di arbitri “amici” se ne intende: "
Le società di calcio che vanno per la maggiore hanno sempre un vantaggio, nel senso che le decisioni arbitrali vanno sempre in una direzione: si chiama sudditanza psicologica. I quattro posti sono già assegnati? Non c’è dubbio, la Juventus è più forte del Napoli. Gli azzurri, comunque, possono competere solo per l’Europa League. Prima che cominciasse il campionato ho sempre detto che l’Inter avrebbe vinto lo scudetto e che il Milan sarebbe stato l’alter ego della squadra nerazzurra, con Roma e Juve a completare il quadro."Incalza anche Preziosi, presidente del Genoa:
"il Genoa è stato gabbato. Il giocattolo tecnologico che non sbagli mai? Esiste in tanti sport, ma non capisco perché nel calcio non voglia essere utilizzato, se in quattro in campo non si riesce a prendere la decisione giusta. I complotti? Non credo nella malafede degli arbitri, dico che gli errori però a fine campionato condizionano la classifica. Non c’è nessuna congiura, ma poiché portiamo il calcio nelle case delle famiglie italiane bisognerebbe controllare le designazioni per dare più trasparenza ed anche la possibilità di rimediare agli
errori con i mezzi tecnologici. Non si può penalizzare una squadra perché l’arbitro non è riuscito a decifrare"Cosa dire invece delle proteste di Mourinho che con le sue plateali gestualità stava portando tutto il Meazza in rivolta? E poi vai a vedere che Trefoloni non solo ha arbitrato benissimo ma che all’Inter è andata anche bene. Anche Milito insieme a Mourinho sarebbe dovuto andare fuori. Ma visto che in altre occasioni l’hanno fatta franca (Cambiasso per Napoli Inter), si credevano di godere di un immunità sportiva tutta personale, di una divina licenza di colpire. Adesso che sull’Inter è arrivata la stangata, Moratti decide di telefonare ad Abate per una “riflessione”.
Chissà cosa si diranno mai? Provo ad immaginare: “Ma non si era rimasti che anche quest’anno lo scudetto dovevamo vincerlo noi”?
Garrone, presidente sampdoriano aveva detto fino a poco tempo fa:
"La Samp è una cosiddetta provinciale, si fa fatica a puntare a grandi traguardi e a conquistare uno spazio mediatico. Lo spazio che un giornale dedica ad un errore arbitrale è diverso se a subire la situazione è una squadra di livello medio-piccolo. E tutto questo, alla fine, crea sudditanza psicologica e condiziona gli arbitri. Noi non siamo trattati come Inter, Milan e Juventus".Anche Rossella Sensi non si è sottratta alla “mannaia arbitrale” e si è resa protagonista di una curiosa quanto prolissa lettera di protesta contro “il palazzo”.
"Sono furiosa, dice, anzi furibonda, e credo di non essere la sola in questi giorni a Roma. Sono 17 anni che la mia famiglia guida la Roma e in questo lungo lasso di tempo ho avuto modo di farmi un’idea chiara del calcio giocato e del calcio parlato, quello che da una gara all’altra piace e conquista ascolti crescenti. Ho vissuto ogni momento del lavoro di mio padre, il Presidente. So benissimo delle battaglie, della determinazione con la quale ha tentato di migliorare un ambiente spesso logorato da sospetti o da troppe certezze. Ricordo campionati in cui la Roma fu penalizzata da una serie di errori arbitrali discutibili. Non dimentico nemmeno di aver perso uno scudetto negli ultimi 45 minuti di Catania, due anni fa.
Voglio essere chiara, e non desidero suscitare equivoci, quindi dico che sono sicura – anzi sicurissima – che non ci troviamo più in dinamiche scabrose come anni fa ma evidentemente viviamo situazioni quantomeno inaccettabili. Credo di avere delle responsabilità istituzionali nel guidare una società di calcio come la Roma, con un pubblico appassionato e con uno stadio tra i più capienti della Nazione. Per questo ho sempre tenuto un profilo ispirato alla sana moderazione, cercando di imporre principi di sportività, serietà e lealtà, invitando tutti i tesserati della mia società a ricordare di porsi a modello per i tanti giovani che guardano al calcio. Anche oggi, dopo anni di esperienze, continuo a pensare che un dirigente ha il dovere di fermarsi a riflettere, prima di spendere parole. Una cosa però ho il dovere di affermare, anche riflettendo sul mio ruolo.
Abbiamo una squadra competitiva, un allenatore capace e di grandissima personalità, come domenica ha dimostrato ancora una volta, ed una tifoseria forte e passionale che saprà stringersi intorno ai suoi colori.
Per questo chiedo ai miei giocatori di compattarsi e non voglio più sentire frasi come “Sapevamo come sarebbe finita”, così come chiedo al Mister Ranieri di continuare ad infondere forza e carattere a questa squadra che domenica ha dimostrato di essere ancora una delle potenziali leader del Campionato. Ed infine chiedo ai tifosi, anche a quelli scontenti che contestano la sottoscritta, di unirsi e remare tutti verso un’unica direzione perché quest’anno possiamo toglierci delle soddisfazioni. Io farò i conti solo alla fine e non ho paura di nessuno. A maggio vedremo la classifica. Siamo pronti ad accettare ogni errore commesso dagli arbitri, ma il tempo del profilo basso è finito e sono decisa a farmi sentire nei modi e nelle sedi opportune."E' più laconico l’altro presidente di Roma, il Sig. Lotito:
"Non parlo mai dei problemi degli arbitri, ma alle volte a pensar male ci si azzecca. Bisogna che questo sistema riacquisti credibilita' e che i giocatori abbiano la correttezza di dire le cose. La Lazio ha subito tante ingiustizie che sono sotto gli occhi di tutti"Ce ne sarebbero altri da aggiungere ma mi fermo qui, facendo una riflessione sulla volata per la qualificazione in champions league anche alla luce di quanto affermato da Moggi e testè riportato. Napoli, Palermo, Samdoria, Genoa e Cagliari tagliati fuori “d’ufficio” per far posto alla Juve. Dai rosanero di questo forum vorrei un commento sulla designazione di Valeri, arbitro giovane e inesperto per una gara delicatissima tra 4° e 5° in classifica che, specie per noi che siamo sotto, potrebbe essere decisiva. Chi è questo Valeri? Che gare ha diretto precedentemente?
Passiamo ai fatti. Dopo un inizio più che balbettante (alternava quasi una vittoria ogni 3 sconfitte) la Juve ha ripreso a correre mettendo a segno 4 risultati utili consecutivi tutti “macchiati” di errori arbitrali abbastanza grossolani (2 rigori di Del Piero con Lazio e Genoa entrambi inesistenti, gol di Le Grottaglie in fuorigioco a Livorno). Il danno per la mancata qualificazione in Champions per la juve è stato quantificato in oltre 60 milioni. La domanda è se sia lecito che piazze come Napoli o Genoa (noi al cospetto siamo ancora piccolini) debbano essere immolate per logiche che non si riesce bene a conoscerle e a concepirlem visto che il medesimo danno (un mancato introito) lo riceve ogni squadra che rimane fuori. Una cosa è sicura: la nostra gara di domenica sera è molto difficile. Molto! Ci scontreremo con chi tiene in mano le redini del gioco (ed il girone d'andata, quando la sudditanza psicologica di moggiana memoria non si vede quasi mai) ormai è... andato) anche se sono certo che dinanzi a situazioni poco chiare, Zamparini non mancherà di cantargliele e noi resteremo comunque con un pugno di mosche in mano.