Aldo,sono 6 anni che dai giudizi in negativo alla partenza.Ti conosco da tanti anni ormai,so come la pensi.Fare parte di un gruppo di 8-9 squadre su 20 significa che cosi' come siamo possiamo anche arrivare 10.Tranquilli.
Potenziarla significa lottare per qualcos'altro.
Ma il calcio e' opinabile come il mio desiderio di passare una notte con Belen,shakira e la Bellucci insieme
...ahahahahahah ..ora i pottunu..
Purtroppo si
Mastru,non siamo derelitti come Aldo vuol far pensare ed alla fine mi fido di questa societa'.Hanno sempre fatto la scelta giusta anche quando avevano sbagliato la precedente
Ecco un comunicato che fa capire una parte di difficolta' della squadra.Non tutto certo,ma una piccolissima parte che si aggiunge ad altro.
La curva Nord restituisce le tessere alla società
"Non essendoci le condizioni minime per fare tifo perché vessati da multe e diffide (una pioggia quelle in arrivo e non ancora notificate) si prenda atto della realtà mortificante in cui, a Catania, vengono meno le condizioni minime per fare tifo. La Curva Nord Catania abdica e consegna gli abbonamenti sottoscritti al presidente."
Una decisione dolorosa che rispettiamo. Una scelta difficile ma coraggiosa, condivisa e maturata in piena consapevolezza, coerenza e onore. Adesso tocca alla città fare la sua parte: smuovere le coscienze intorpidite dalla tv, rendere manifesto un disagio avvertito anche dai tifosi cosiddetti "normali" nei confronti dell'applicazione "sudamericana" delle locali forze dell'ordine, tempestare di e mail e fax di solidarietà alla curva le redazioni dei giornali affinché il dibattito in corso sui siti ematici dei tifosi siano pubblici e sempre più condivisi.
La Nord ha dato tanto in passato alla città di Catania: adesso è la città che deve darsi una mossa solidarizzando fattivamente con quei ragazzi che con abnegazione e sacrificio sostengono il nome della nostra città ovunque. E non fermarsi. Non bastano, infatti, le blande dichiarazioni di Sindaco e Presidente della Provincia.
Non bastano due righe su un giornale o un approfondimento televisivo. Si può e si deve pretendere di più, coinvolgendo ed ampliando il dibattito anche e soprattutto con chi il confronto lo rifugge perché non risponde a nessuno delle proprie azioni vessatorie di stampo sudamericano. Parliamo di questo "caso Catania", unico in tutto il panorama sportivo italiano. In questo momento avvertiamo - fortissimo - il disagio e lo scoramento dei ragazzi dei gruppi.
Mai come adesso è importante far sentire loro la vicinanza della città; così come sono stati stigmatizzati gli errori del passato, con maggiore foga e irruenza dobbiamo far sentire loro quanto è vitale il loro supporto per le fortune del nostro Catania.
Una volta accertata la solidarietà e la vicinanza della città sarà necessario un confronto franco su tutti i fronti con gli ultras che devono necessariamente aprirsi maggiormente dalle loro legittime posizioni intransigenti. Ma questo è uno step successivo: questi ragazzi avvertono il peso della solitudine. Tocca alla tifoseria, questa volta, incitare la Nord a far tornare il ruggito che tutt'Italia ci invidia. Alla faccia di chi cerca subdolamente di affossare una delle tifoserie più passionali d'Italia.
AVANTI CURVA NORD