Ciao a tutti.
Mi pare che sia opinione comune, con cui concordo, che non bisogna fare drammi per questa sconfitta (giunta a tempo scaduto) ed aspettare qualche mese per vedere il vero Catania.
Però bisogna che chiariamo bene i termini: cosa vedremo fra un mese? Non certo i giocatori, che rimarranno questi (salvo novità in quest'ultima settimana di mercato), e di cui abbiamo visto le caratteristiche tecniche e personali già in pre-campionato e in questa prima partita ufficiale agostana: e mi pare che tutti concordiamo che i giocatori tecnicamente sono tutti (o quasi) di buon livello. Per cui fra un mese vedremo "la mano" dell'allenatore, il "gioco", l'affiatamento in campo, la forma fisica, la personalità della squadra, insomma tutto ciò che è ottenibile giocando partite ufficiali.
E qui il dilemma (rilanciato in questi giorni sulla stampa sportiva): sono più importanti i giocatori che vanno in campo (come sostiene il c.t. della Nazionale Lippi) , oppure è più importante "la mano" dell'allenatore, le buone idee tattiche che poi i giocatori devono realizzare (lo "spartito dell'orchestra" tanto caro ad Arrigo Sacchi)?
Come si capisce non è un dilemma da poco: una società ben organizzata che compra buoni giocatori nei loro ruoli tende a pensare che ha lavorato bene e che le cose andranno a posto, chiunque stia in panchina. Viceversa a volte si vedono squadre con pochi mezzi e giocatori sconosciuti, imporre il proprio gioco (lo "spartito d'orchestra") e mettere alle strette costosissimi squadroni con in campo giocatori blasonati.
Quale sarà la sorte del Catania?