Più che Palermo-Napoli direi undici rosanero-Napoli 2-1. Di squadra ben poca, giocavano gli stessi dello scorso anno con Pastore e senza Liverani, ma si é visto ben altro rispetto al passato. Diciamo che dello scorso anno rimangono i marcatori (sempre Cavani e Miccoli in un modo o nell'altro nel tabellino), ma la fisionomia che Ballardini era riuscito a dare in un paio di settimane qui ancora é lungi dal venire. Questa sera però si é visto un grande cuore, lì il Palermo é stato una squadra, ma il Napoli é sembrato molto, ma molto più avanti. Diciamo che abbiamo restituito ai partenopei quello che ci avevano rubato la passata stagione al San Paolo...
Il Palermo ha iniziato con il 4-2-3-1, dopo dieci minuti é passato a questo 4-3-1-2 strano, che può anche leggersi come un 4-3-3 altrettanto anomalo, con Simplicio (disastroso dal primo all'ultimo minuto, da trequartista come da regista) dietro e Pastore più avanti, ma a tutto campo. Nel bel mezzo di queste trasformazioni tattiche il Napoli si é divertito a prendere pali (ben 3), un paio di questi derivanti da palla inattiva, difetto che quindi si é ripetuto stasera dopo i preavvisi di Ferragosto con la Spal. Il Palermo? Un'azione decente conclusa piano da Miccoli (non pervenuto per larghi tratti), il solito tiro schiacciato di Bresciano, un paio di puntate di Balzaretti e Cassani esauritesi senza molta gloria. Finito lo show legnistico del Napoli (che ha giocato per mezz'ora, fin quando ha avuto fiato, a ritmi impossibili) é iniziato quello del buon fighetto Rosetti, che é riuscito a non vedere un rigore nettissimo su Pastore e a dare invece il gol del Palermo con Cavani, viziato probabilmente da un fallo. Nel secondo tempo Napoli normalissimo, sempre piacevole a vedersi, ma a ritmi tradizionali di fine agosto, Palermo che ha rischiato un paio di volte e ancora una soddisfazione per Hamsick, che se incontrasse i rosanero ogni domenica vincerebbe la Scarpa d'Oro con una decina di giornate d'anticipo. Tiro forte dello slovacco, Rubinho più che Amelia ricorda Zoff ai mondiali el 78 e la palla si infila in rete.
Ma dove la deve trovare la forza il Palermo per tornare in vantaggio? Non c'é una sola possibilità per la logica che ciò accada e siccome il calcio é illogico ci pensa Cavani e Zuniga gli dà una mano, atterrandolo in maniera talmente netta (pare che il rumore del fallo si sia sentito fino all'Arenella) che nemmeno Rosetti stavolta può fare finta di niente. Il fino ad allora non pervenuto Miccoli segna angolato che più angolato c'é il palo e la partita termina lì. C'é solo il tempo per una clamorosa uscita a farfalle di Rubinho e per un gol sbagliato da Cavani come solo lui sa fare e poi quindici minuti di attenta difesa, ma senza alcuna occasione degna di nota per il Napoli.
Parliamo di singoli. Inquietante Rubinho, inesistente Simplicio, sicuramente un passo indietro Miccoli. Bertolo entrato alla fine ha badato più a chiudere su Maggio che a spingere, direi diligente, ma poco evidente.
Immenso Cavani, anche nella follia che lo ha portato a tirare al volo di controbalzo (e alle stelle) il delizioso assist di Bresciano nel finale. Buona partita di quest'ultimo, ma un gradino più su Nocerino che insieme all'uruguaiano e aBalzaretti é stato per me il migliore del Palermo. In progresso anche Pastore. Infine una nota per Budan: é entrato alla fine, ma non mi é dispiaciuto.
Zenga? Mi piace per il modo in cui affronta la partita, perchè non perde un minuto a cambiare atteggiamento ed uomini se le circostanze lo prevedono. Alla fine il Palermo ha chiuso con una specie di 4-4-2 limitando di molto le scorribande del Napoli sugli esterni, mossa intelligente. Non mi piace perchè spesso e volentieri ci si difende ad oltranza e si subisce troppo il gioco avversario, ma questa non é una novità.
In conclusione, se dovessi riassumere tutto in poche parole, direi: non é ancora squadra il Palermo, speriamo possa diventarlo presto.