Sembrerà strano, ma ogni tanto perdere così fa bene tutti: ai noi tifosi che dopo la vittoria sulla Roma credevamo a chissà quale traguardo, a certa stampa locale che spero recuperi la coerenza nei commenti e la normale dimensione critica che più le si addice ed alla società, con la speranza che la smetta una volta per tutte di giocare al monopoli.
Bisogna riflettere e avere l’onestà di dire le cose come stanno!
Oggi più che mai questa squadra ha bisogno del miglior Stovini, di Paolucci e permettetemi, di Spinesi.
Non sempre le partite si svolgono come vorremmo e può capitare che, come ieri, ci si trovi in una situazione difficile in cui devi obbligatoriamente fare di necessità virtù, allora al quel punto o hai gente che ti permette di galleggiare, oppure …. vai al fondo.
Ieri siamo partiti bene con la convinzione e la sicurezza di far del Bologna un sol boccone; abbiamo costretto l’avversario a giocare un tempo dentro al propria aerea di rigore e abbiamo a tratti anche rischiato di farlo capitolare alla grande, poi è accaduto un episodio preventivabile in una partita di calcio ed allora sono affiorati dubbi, incertezze, carenze, rabbia … con la conseguenza che abbiamo di fatto regalato l’intera posta ad una squadra meno che mediocre come quella felsinea.
Nulla è perduto per carità, ma non si può e non si deve far finta di niente o come ieri al pomofiore, cercare di far entrare l’asino per la coda.
Partiamo subito dal presupposto che l’espulsione di Izco ci sta tutta! D’altronde se ci stava quella di Caserta nel derby di due anni orsono e quella di Carrozzieri nell’ultimo, non vedo perché non ci debba stare questa.
E su questo bisogna essere intellettualmente onesti, soprattutto certi giornalisti dalla penna fina ……
Ma la questione è ben altra: nessuno ha mai commentato il fatto che Zenga da diverse domeniche, soprattutto in casa, ha optato per un 3-5-2 anziché il collaudato 4-3-3, con il sacrificio in copertura dei due esterni di centrocampo di turno. Il fatto penso sia intuibile anche al più blasfemo in materia calcistica eccetto alla nostra carta stampata, che si preoccupa più che d’informare ed indurre alla riflessione, di non urtare la sensibilità di qualcuno. E allora diciamocelo senza problemi che Zenga gioca così perché, ahimè, non ha difensori di fascia in grado di dargli le giuste garanzie.
Per carità nulla di personale con chi ricopre quel ruolo allo stato attuale a cui va dato merito del grande impegno profuso, ma è evidente che ci sono delle incompatibilità tecniche con la categoria ed è altrettanto evidente che il collettivo ne soffre sistematicamente.
Scriviamolo pure che la gestione degli uomini da parte della società è penosa sotto tutti i punti di vista! Anche se giustamente il palco forense non è il pomofiore di Teghini e quindi nessuno verrà mai ad inibirci l’ingresso allo stadio oppure oscurarci la diretta, dobbiamo avere l’onestà ed il coraggio di evidenziare quest’aspetto irrispettoso e contro produttivo della società.
Non si può e non si deve valutare un calciatore in base all’età, se così fosse non sarebbero mai esistiti calcisticamente gente come Baggio, Del Piero, Totti, Vieri, ecc. E d’altronde è deleteria questa assurda mentalità di fare cassa ad ogni costo.
Lorenzo Stovini è uno dei migliori centrali del campionato nonostante abbia passato la trentina e, dopo quanto offerto ieri, è indispensabile alla nostra causa, quindi la logica imporrebbe un rinnovo ed una fiducia incondizionata. Ed invece la nostra dirigenza lo demotiva e lo costringe a guardarsi intorno come se già avessimo 45 punti in classifica e la testa già alla prossima stagione. Assurdo!
Paolucci è un giocatore del Catania, bravo, talentuoso e avido di successo, ha già segnato 5 reti di cui 4 decisive e poiché l’Udinese non ce lo regala, allora evitiamo di farlo crescere e quindi lo teniamo fuori.
Pazzesco!
Vorrei chiedere a Lo Monaco che è così bravo …., ma se ci salviamo anche per mezzo dei gol di Paolucci, non abbiamo già sfruttato l’investimento? Quanto vorreste spendere per acquistarlo? Quanto secondo lei varrebbe?
Lo stesso discorso vale per Spinesi che a mio avviso in questa squadra può dare veramente tanto.
Tutti conosciamo il Gabbiano e sappiamo quanto sia micidiale in fase conclusiva, soprattutto con questa tipologia di gioco. E’ un gran giocatore e non è per nulla finito e la società di questo se ne deve rendere conto.
Di Vaio è il capo cannoniere della serie A …. nonostante la carta d’identità, questo dovrebbe far riflettere!
Indubbiamente questo è un aspetto su cui la società deve riflettere e soprattutto deve porre attenzione agli umori della piazza, perché contrariamente a quanto afferma il nostro presidente, io sono convinto che le bandiere in una squadra debbano starci: sono un punto di riferimento per la squadra ed i tifosi, danno carica e motivazione!
Siamo già al terzo campionato di serie A ed onestamente meriteremmo di alzare un po’ la mira e non contentarci dei canonici quaranta punti.
Quando la smetteremo di sentirci ospiti in questo campionato?!
NOI SIAMO IL CALCIO CATANIA
MALATO PO CATANIA