Ora tu, caro Mastru, insieme a Bua, Gaspare e qualche altro rossazzurro che ha sempre manifestato onestà intellettuale, non ti sembrerebbe corretto manifestare un briciolo di autocritica invece di tutto stu popò di vittimismo? Che ci fanno tutte quelle persone in campo quando c'è una gara così importante? Potresti giurare sulla totale tranquillità e serenità degli avversari?
Se le persone "estranee" o presunte tali, sono di fede rossazzurra ed il loro umore nei confronti dei romanisti è simile a quello che si legge in certi post rossazzurri nel loro sito (anche prima della gara scorsa, tifosi col dente avvelenato dalle puncicate, dal 7-0, dalla stretta di mano di Spalletti), siamo sicuri che siano stati i romanisti a provocare? Io ci giurerei dell'esatto contrario!
Sergio,
lo 0 a 7 di Roma c'entra ben poco: ricorderai che sullo 0 a 5 la nostra curva uscì le sciarpe e cominciò a cantare dando spettacolo. Il problema è che certi giocatori non hanno digerito l'atteggiamento idei colleghi giallorossi. Io preferisco sempre uno 0 a 10 piuttosto che l'umiliazione di una squadra che si ferma per non infierire. Ma come spiegò
Mazzone ai tempi, c'è una legge non scritta secondo la quale non si infierisce sull'avversario soprattutto se ridotto in 10 (e, aggiungo io, se ti hanno convalidato un paio di gol irregolari). La Roma peraltro doveva condividere tale legge, dal momeno che
Cristiano Ronaldo denuncio ce i romanisti lo minacciarono in stiel mafioso in occasioen del 7 a 1 di Manchester per imporgli di non umiliarli.
La ruggine fra colleghi non scompare in fretta, ma i romanisti che non venivano a Catania da 40 anni (nel 1983 il campo era squalificato) non avevano idea di cosa li aspettasse, pensavano forse di andare a Frosinone o a Cervia. Però non possono venire a dirmi che il campo di Catania è più caldo di quello di
Reggio, di Atena o di Istanbul, visto che ci hanno giocato. Invece è molto comodo
distogliere l'attenzione dall'imbarazzante prestazione parlando degli insulti degli stewart (che a Roma non credo siano rari), che ceratmente non hanno influito sui risultati. Di sicuro da loro non può arribvare alcuan lezione di sportività. Devodire che la Roma e la Lazio si sono scambiati un po' i ruoli: negli anni '80 erano i biancocelesti a bnrilalre per scorrettezza...
Immagino invece che avrai visto quello che ha IMPUNEMENTE fatto Mexes: spintonare un avversario che viene sostituito è una provocazione che nessuno dei tesserati delel squadre medio-piccole può permetetrsi . Poi c'è stato chi ha spinto
Biagianti, sanguinante ad entrambe le narici, furi dal campo dopo che aveva preso una pedata (non si sa quanto fortuita) in faccia. Poi Mexes ha continuato con la
testata a Paolucci e
i gestacci al pubblico. Nel tunnel posso solo immaginare che qualcuno gli abbia spiegato che queste cose, almeno a Catania, danno fastidio.
Semmai il problema della folla in campo è dovuto al fatto che vengono autorizzate troppe persone, e troppe persone non rispettano il proprio ruolo di poliziotto, stewart o addetto al campo, peccando di scarsa professionalità. Cosa che avviene fra i dirigenti, figuriamoci fra i magazzinieri. Poi le lacune strutturalid el Massimino fanno il resto.
Spero che comunque si proceda ad essere più severi: meno poliziotti in borghese e meno addetti al campo, anche perché se per miracolo, prima o poi, dovessimo ospitare una partita di coppa europea, e se venisse dato il permesso di giocarla a Catania, sarebbe brutto beccarsi le penalizzazioni della UEFA che, come la Federazione, colpisce indipendnetemente dalle responsabilità, tanto è vero che
Mexes e Pradè, ma anche Zenga, sono usciti "illesi" dagli strali del GS.Insomma, direi che bisognerebbe essere coerenti e fissare delle regole e farle rispettare a tutti, non solo al Catania. Perché se certe cose succedono a Livorno o a Roma si passa oltre e si iminimizza, mentre se succedono a Catania neanche si va ad entrare nel merito deelle responsabilità.
Questo significa solo che, prima o dopo, ci ritroveremo a piangere qualche altro morto, e se questo non succederà a Catania sarà poi difficile che il teorema secondo cui la violenza è un problema tutto etneo regga.Il ritornello del vittimismo stavolta non funziona, bisogna semplicememente pretendere che le cronache sia nazionali che regionalis non siano filtrate dalla fede calcistica, cosa che invece succede tanto a Telecolor quanto alla RAI.
Ciao!