Secondo me Brienza ha fatto bene perché la capocciata fra i due giocatori sembrava poter avere conseguenze, quindi meglio non rischiare anche se l'arbitro, secondo me sbagliando, ha fatto continuare il gioco, così come non ci sarebbe stato nulla di male se Cavani avesse proseguito la propria azione.
Si dovrebbe distinguere bene queso caso eccezionael dalla norma cui assistiamo di frequente.
Il problema serio è, appunto il continuo ostruzionismo di chi rimane a terra per fermare il gioco avversario. In Catania-Chievo sarà successo almeno 4 volte. Penso urga un cambio di mentalità, perché il fair play è ben altra cosa che fermarsi per un avversario a terra e poi avere restituita palla in tutt'altra zona del campo rispetto a dove si è fermata l'azione e subendo immediatamente il pressing degli avversari.
Esiste un regolamento, se l'arbitro non ferma il gioco si può continuare (e questo dovrebbe avvenire quando l'infortunio è serio, e quando lo è si capisce bene), anzi visto che qui la correttezza proprio non la digeriamo, si dovrebbe imporre a chi rimane atterra provocando l'interruzione di gioco di non pote rientrare per un paio di minuti o anche di più. Le solite complicazioni al regolamento che non sarebbero necessarie se si pensasse a giocare più che a fare sceneggiate.
In Bologna-Napoli ci sono state due evidenti deviazioni in calcio d'angolo (una per parte) non viste dall'arbitro e gli intessati non ci hanno nememno pensato a correggere il direttore di gara: quando si tratta di essere davvero leali nessuno lo fa, il Pistocchi di turno dovrebeb occuparsi di queste cose invece di spulciarsi duemila episodi di ostruzionismo per controllare quante volte gli interessati hanno proseguito e quante si sono fermati.
Penso che dopo 4 o 5 interruzioni chiunque si innervosisce, sia in campo che sugli spalti, e lo spettacolo ne risente molto.