Da amante del calcio, non posso che constatare la nullità assoluta delle trasmissioni sportive di approfondimento. I dialoghi tra il catanese (solo di nascita grazie a Dio) Giampiero Mughini e gli ospiti della trasmissione controcampo hanno meno contenuti del vuoto cosmico
Alle domande (sempre le stesse e banali) del giornalista di turno, i protagonisti dello sport più popolare del mondo, rispondono sempre con una formula pre-confezionata di risposte, ecco alcuni esempi:
"sono a disposizione del mister" e ci mancherebbe con quello che guadagni !!
"non mi interessa segnare l'importante è che la squadra vinca" occhio al naso !!
"per me tutti i giocatori in rosa sono titolari" siamo sicuri?
In merito all'ultima affermazione va dato atto a Walter Zenga di essere coerente. Walter One è uno dei pochi allenatori che non dice mai banalità usando e questo nell'ambiente sa di miracoloso, perfettamente i congiuntivi.
Scherzi a parte l'allenatore del Catania, sta dimostrando con i fatti quale sia il suo valore come tecnico. Ad esempio l'allenatore dell'inter Morinho pur avendo un ingaggio comparabile al monte salari dell'intera rosa del Catania, per un tempo abbondante non ha capito come contrastare le scelte tattiche del "mister" etneo. Mi chiedo chi sia davvero lo special one .. addirittura la squadra catanese era passata in vantaggio con l'esordiente attaccante lucano Gianvito Plasmati e poi è capitolata suicidandosi con due (dico due) autogoals !!
Ma il tecnico milanese non è solo bravo, ma carismatico e coraggioso. Per carità non indenne da errori, ma quando necessario, non ha esitato un attimo a prendere scelte difficili, cambiando umilmente le decisioni prese.
Così mercoledì contro la Juventus, una volta raggiunto il pareggio ha sostituito il forte attaccante Jorge Martinez che era subentrato solo 20 minuti prima e sposando davvero la filosofia del turn over, non c'ha pensato due volte a mandare in tribuna giocatori come Mascara e Paolucci che erano stati protagonisti della vittoria conseguita pochi giorni prima al Massimino contro l'Atalanta.
Per le statistiche, mercoledì a Torino, Zenga ha schierato la sesta formazione diversa in sei partite ufficiali disputate ! Se non è un record poco ci manca ...
Facendo bene i conti, tutti i 24 giocatori a disposizione in rosa, tranne il giovane secondo portiere Tomas Kosicky (che ha però giocato interamente la partita di Coppa Italia contro il Padova) e Gionatha Spinesi (infortunato), hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra.
Qualcuno ha esternato le proprie perplessità .. ma questo non rischia di rompere le "gerarchie" e spaccare lo spogliatoio?
Zenga è stato chiaro fin dal principio della sua esperienza etnea, non ci sono gerarchie c'é solo il bene del Catania (altra fase fatta ma che nella sua bocca non risulta affatto banale). Con la sua capacità di fare gruppo, ha ottenuto una salvezza che i più davano ormai per persa e la sua politica non ha fatto altro che accrescere l'impegno dei suoi ragazzi, durante gli allenamenti settimanali.
Piedi per terra per carità, la squadra aveva ed ha un solo obiettivo: salvarsi, ma in un momento così difficile per la città lasciate che un pò di luce illumini le buie notti catanesi.