Casorezzo (MI), 14 Settembre 2008
Cari forensi,
perdere va bene e, tutto sommato, non c'è stata la temuta goleada, ma quello che non mi va a genio è perdere senza provare nemmeno a combattere. Il primo tempo è stato un arroccamento con qualche timida sortita, il secondo è stata una resa incondizionata, alla faccia dell'uomo in più.
Ieri sera, approfittando della mia residenza in Lombardia, me ne sono andato allo stadio (terzo anello rosso) con mio fratello e mi sono seduto accanto a due persone, un adolescente e un adulto (padre e figlio?), che ci hanno subito lanciato occhiate divertite come se si fossero accorti che si trovavano di fronte due tifosi ospiti, ma mi sono reso conto presto che, nonostante le apparenze (il ragazzo aveva una maglietta a strisce orizzonatali nerazzurre), anche loro tifavano per il Catania. Peraltro, a proposito del discorso dei biglietti negati ai residenti fuori dalla Lombardia, ieri ho constatato che c'erano dei tifosi interisti israeliani, con tanto di bandiera e stella di Davide e strepito in ebraico moderno, e nella mia stessa fila una decina di germanofoni che, nel prendere posto all'inizio e dopo l'intervallo, blatervano sorridendo: "Danke... Entschuldigung...": erano per caso abbonati o la restrizione famigerata non ha funzionato?
Grande entusiasmo per Zenga, che ha mostrato di gradire: alla fine erano quasi tutti contenti, gli interisti per la vittoria e Zenga per le ovazioni; solo i Catanesi sparsi per San Siro non erano certo soddisfatti per la prestazione rinunciataria e indecorosa dei nostri pedatori. Sarà un caso che, quando si sono dimenticati di avere dinanzi l'Inter e si sono ricordati che i passaggi corti sono più efficaci dei lunghi lanci alla "membro canino", è arrivato l'effimero vantaggio: non vi dico la gioia, purtroppo assai poco duratura, e l'illusione, d'altronde covata con realismo, che potesse compiersi il miracolo! E invece un pareggio lampo con un autorete inverosimile quasi quanto quella del 2-1... Nel mezzo la giusta espulsione di Muntari, a dispetto delle bordate di fischi a Tedesco che hanno fatto rintronare il Meazza: l'uomo in più lasciava ben sperare, ma al rientro dagli spogliatoi c'è stata la capitolazione. Meno male che le punte avversarie hanno sprecato diverse occasioni in contropiede! Infine, il consueto mesto ritorno a casa sotto la pioggia. A presto,
Marco Tullio