Il povero Barzagli ha avuto quello che si è meritato. Forse non quello che si è meritato nell’unica gara disputata in questo europeo, dove tra i peggiori è stato il meno peggio. Ma gioca male da almeno un anno e mezzo. L’accantonamento in panchina è il giusto epilogo a una serie di prestazioni non all’altezza. L’avremmo dovuto fare a Palermo in tempi non sospetti; non l’abbiamo mai fatto e la nostra difesa è stata una delle peggiori. Oggi l’accantonamento gli è arrivato forse in maniera precoce e senza appello. Barzagli, non certo al massimo della determinazione ma trascinato dal medesimo destino dell’intero reparto arretrato azzurro, presentatosi distratto e sbadato, poteva fare ben poco contro i vari Van Nistelrooy, Sneijder e Van Bronckhorst. Paga per colpe non esclusivamente sua ma forse, più che altro, per dar conto e ragione ad una Italia inferocita per un 3-0 senza attenuanti. Altri, mi riferisco principalmente a Pirlo e soprattutto Camoranesi, avrebbero meritato stessa sorte ma probabilmente hanno sponsor diversi (e che dire del clamoroso errore di Zambrotta che ha causato il vantaggio rumeno?). Non sarà facile digerire che il tuo posto è stato preso da:
1) un terzino
2) un 35enne
3) uno che gioca anche peggio (Panucci a parte il gol non è che abbia fatto chissà che, oltre a regalare un rigore assurdo alla Romania).
Spero che l’esclusione attuale dall’11 titolare, la consapevolezza che ci sono pochissime possibilità di avere un'altra chance, l’ipotesi di finire definitivamente fuori dal giro della nazionale, gli serva come lezione di vita e che ritrovi la sua forma migliore, oltre che le necessarie motivazioni.