Fuoddi, per ammissione di Rinaudo, che si è espresso in qualità di palermitano doc, avete salvato il vostro campionato vincendo il derby di ritorno. Se noi retrocediamo, ovviamente, sarà una stagione fallimentare pure la nostra, perché avremo fallito l'obiettivo stagionale.
E' chiaro che normalmente devi puntare più in alto per garantire di arrivare a un certo punto. Pensa che il Parma e il Torino puntavano alla UEFA e forse pure il Livorno, è il bello e il brutto del calcio. Poi se per te i vari Sardo e Polito manco in C possono giocare, quando da due anni sono in A e in passato erano titolari in B, se Alvarez, che era titolare nell'Estudiantes (che è una bella squadra di prima fascia argentina), non vale nulla, beh...può essere, ma io non credo. Certo, è ovvio che Llama è stato un fallimento e che Gazzola deve farsi le ossa, ma prendoi Biagianti. Ha esordito lo scorso anno nello spareggio contro il Chievo, e quest'anno si è guadagnato la pagnotta. Poi quelli che stanno "tradendo" le aspettative sono i titolari. E che dire di Izco?
Ad ogni modo, non sono di quelli che disprezza il Palermo, a prescindere dalla proprietà, ritengo comunque che per voi qualificarevi per l'UEFA è come per l'Inter vincere il campionato, idem per noi centrare la salezza.
Poi, i due progetti, come dico sempre, partono da due politiche opposte che, si spera, in tempi diversi possono portare a risultati simili. La mia metafora è: voi avete un prefabbricato perfettamente funzionale e bello, noi stiamo cercando di costruire un palazzo dalle fondamenta. Non sarà più bello o più brutto, certamente ci vorrà di più, specie se ci sarà un incidente di percorso che ci riporterà in B.
La cosa certa è che, chiunque avessimo preso a gennaio, non ci sarebbe stata certezza che avrebbe risolto i nostri problemi. Di sicuro potevamo tranquillamente vincere sia ieri che col Torino perché siamo certamente più forti, come squadra. Però non lo abbiamo fatto, quindi non possiamo lamentarci.
Ad ogni modo sono, il viaggio continuerà comunque, se ci mettiamo a piangere per un intoppo, per quanto grande, non abbaimo dove andare. Pe rme la strada è quella giusta, il fatto che mai abbiamo avuto nulla di stabile in termini di progettualità, ci impedisce di rendercene conto. Reggina & CO, con la loro storia, docet.
Ciao!