Si é giocato oggi in anticipo, ne mancano cinque alla fine di questa tormentata stagione.
Primo tempo sottotono e non poteva essere altrimenti visto che portatori di palla in campo non ce n'erano e Amauri (glielo concediamo) dopo la doppietta alla Juventus e la partita di addio di Maniero giocata a fianco di Del Piero (si scrive così?) si é preso una settimana di vacanza.
Secondo tempo decisamente più convincente già prima dell'ingresso di Miccoli, con il quale poi l'inerzia della gara é decisamente cambiata. Se ad un certo punto ti ritrovi contemporaneamente in campo Jankovic, Miccoli, Cavani ed Amauri, uno dei centrali a centrocampo lo fa Caserta e Balzaretti inizia ad affondare sulla fascia, inizia a farsi dura per chiunque. Direi un buon secondo tempo del Palermo, in controtendenza con l'intero campionato che fino a domenica scorsa aveva visto i rosa capaci di primi tempi da Champions e secondi quarantacinque minuti da serie C.
Un paio di note sui singoli.
Amauri da dimenticare, ci può stare come detto, a Barzagli e Bresciano dico di stringere i denti, che tanto ormai mancano solo cinque partite alla fine della stagione e della loro esperienza in rosanero. Sarà un sollievo per tutti, noi tifosi per primi.
Una nota di merito a Zaccardo, che non é un fulmine di guerra ed ha giocato solo perchè Cassani era squalificato, ma é riuscito a contenere senza grossi problemi Vargas. Encomiabile Tedesco in un ruolo ancora una volta non suo, Cavani si vedeva lontano un miglio come avesse iniziato mad allenarsi seriamente solo da un paio di giorni, ma sicuramente ha dato più profondità rispetto a "ghost" Bresciano.
Per finire Miccoli uber alles, a prescindere dalla punizione vincente.
Colantuono. Colantuono ha semplicemente fatto quello che qualcun altro avrebbe dovuto fare contro la derelitta Reggina o l'Udinese, ossia provare a vincere la partita fino all'ultimo, anche schierando quattro punte contemporaneamente. Ha mandato in campo a sorpresa Giovannino da Pallavicino, puntando tutto sulle motivazioni, ha resistito all'idea di lanciare Miccoli o Cavani dall'inizio, ben sapendo che entrambi avevano al massimo trenta minuti di partita. Oggi la sua mano si é sentita più che con la Juventus, onore al merito.
Rimangono cinque tappe da qui alla fine del campionato, domenica prossima forse l'ultima partita vera, a questo punto più per la Fiorentina che per il Palermo, poi sarà accademia nei restanti quattro turni. Cerchiamo di continuare con questa mini operazione simpatia fatta di sudore in campo, coraggio in panchina e, perchè no, allenamenti aperti al pubblico. Perchè una squadra in perenne eremitaggio fatica a prendere coscienza del luogo stesso in cui si trova e della gente per cui la domenica scende in campo. E rischia di scambiare la giusta delusione per un clima infernale...