Direi che è giunta l’ora di archiviare questo derby vinto meritatamente dai rossazzurri, con o senza errori arbitrali sui cui disquisire non ha più senso. L’unico accrescimento che traggo da queste 24 ore di forum è che sportivamente dalla sponda rossazzurra salvo solo Marco Tullio ed anche mezzo Bua, unici che si dimostrano capaci di esprimersi obbiettivamente senza influenze passionali. Sembra una fesseria ma nel prosieguo del campionato saranno i loro post a darmi un’idea veritiera delle vicende della loro squadra
. Agli altri li leggerò invaso dai pregiudizi
Ritorniamo a noi: l’arbitro seppur sbagliando è stato ininfluente; siamo noi che siamo clamorosamente mancati (e quest’anno non è una novità), il Catania ha fatto decorosamente il suo dovere e, assieme a parecchie squadre di queste 14 gare, incornicia la sua più bella prestazione stagionale proprio contro di noi: facciamocene una ragione. Dobbiamo adesso sviscerare tutti i messaggi chiari e inequivocabili che questa gara ci ha lanciato. Si è parlato di mancanza di coraggio, di cuore, di voglia di vincere, di incapacità di arrivare primi sulla palla rispetto agli avversari. Sembrano frasi fatte ma non è proprio così. Io dopo una giornata passata ad ascoltare rubriche televisive e a leggere i messaggi sparsi in giro per il web comincio a maturare diverse perplessità. Anzitutto grave errore di Zamparini con quell’uscita sui baroni. E’ vero, specie Diana, Bresciano, Zaccardo, Barzagli e forse qualche altro, per l’approssimazione dimostrata meriterebbero un po’ di panchina e lasciare spazio a chi ha motivazioni da vendere (per adesso penso a Caserta, a Jankovic, Tedesco, Cavani, Migliaccio ed anche l’impegno di Miccoli non è da sottovalutare, TUTTI GIOCATORI AL DI FUORI DELLA CERCHIA DEI FEDELISSIMI DI GUIDOLIN (e mi sa quindi che siamo nella caccca)). L’idea di Zamparini di mettere ai margini "i baroni" di questa squadra sarebbe dovuta venirgli prima dell’esonero (ed ecco forse dove è stata la pecca più grave di Colantuono, non tanto non aver saputo dare un impronta di gioco alla squadra ma di essere stato fin troppo morbido e tollerante verso chi dimostrava di non volersi più impegnare per questa maglia); assurdo che lo faccia oggi che ha richiamato quel tecnico che verso questi giocatori sembra avere un debole particolare ed ha già più volte dimostrato la propria idiosincrasia alle misure forti, ai viramenti di rotta a 180°.
Quindi, ad un allenatore che torna contento di ritrovare i suoi uomini, si chiede di fare a meno proprio di quegli uomini, gli stessi che costituiscono la spina dorsale di questa squadra. Cose da pazzi!
Io vorrei però ascoltare i diretti protagonisti di quest’anno solare così assurdo, al di la del quinto posto che è tutto frutto di quanto costruito nel 2006, quando eravamo primi e si è cominciato a distruggere agli inizi del 2007 finendo al 5° posto. E vorrei che facessero una analisi critica obiettiva della situazione dicendo apertamente cosa passa loro per la testa, questa voglia più o meno celata di voler scappar via da Palermo, tralasciando le assurde e immotivate accuse al pubblico di casa a cui tutto si può rimproverare tranne che non sia attaccato alla sua squadra, di sicuro non abituato a scudetti e champions league ma nemmeno a buffonate e prese per il cu,lo evidenti perché qua nessuno è fesso ed il vostro disimpegno, la scarsa voglia di lottare appare crudelmente in tutta la sua evidenza. Lo stipendio, ben lauto (mi pare che siamo al sesto posto in Italia come monte ingaggi) lo percepite regolarmente, il palcoscenico su cui vi esibite è la serie A. Avevate anche una vetrina europea con cui esibirvi e l’avete buttata voi stessi nell’immondizia, Una tifoseria alle spalle tra le più calorose d’Italia, un soggiorno da favola in una delle più belle località del mondo (quasi tutti vivono a Mondello), che caz2o vi passa per la testa è lecito saperlo? Perché quest’aria stanca e di approssimazione, questa voglia di andar via quasi che a Palermo fossimo tutti appestati?
Questo è ciò che un giornalista dovrebbe chiedere ai diretti interessati perché questo è quello che la città vuole sapere. Troppi messaggi strani si percepiscono all’orizzonte: Foschi che dice che è molto difficile trattenere i giocatori, Guidolin che nemmeno mette piede a Palermo e già ci avverte che quest’anno sarà molto più difficile; e poi la costante ricerca di un alibi all'abulia della squadra mi fa pensare che qualche scollamento di cui noi tifosi ignoriamo assolutamente i contorni (sebbene il lezzo cominci a non esser più mascherabile) tra squadra e società sia in atto e sia anche difficile se non impossibile porvi rimedi. Forse, piuttosto che nel parco giocatori, qualche intervento vada fatto in seno societario. Troppe cose non vanno e da troppo tempo oramai. Forse in quest’abulia in cui si è persa la squadra c’è tanto dell’abulia di tutto ciò che le sta attorno, tra una società non troppo vicina alla squadra, ad un pubblico che oggi va allo stadio più per abitudine che per stimoli interiori, vittima di un overdose di successi piovutigli addosso tutti improvvisamente e in troppo breve tempo (dal baratro di una nuova serie C nel 2002(per non dire di un nuovo fallimento) all’apoteosi del 2004 all’ingresso in Europa appena 12 mesi dopo, hanno saziato anche i più disperati).
Insomma, non sottovaluterei che a questa squadra forse manchi il calore umano, il contatto fisico dei giocatori coi suoi tifosi (via dal Tenente Onorato, si ritorni al Borsellino), il contatto fisico anche con la società, forse puntualissima negli stipendi ma fredda e distaccata nei sentimenti e priva di comunicabilità. Forse! Sto solo scrivendo mie impressioni personali di cui non ho assolutamente riscontri oggettivi. Bisogna però trovare il bandolo della matassa e venirne a capo perché il rischio che il giocattolo si rompa, se già non lo fosse, è molto grande. Bisogna trovare qualcosa che accenda immediatamente la lampadina dell’entusiasmo e rimetta in moto tutto il baraccone; è dai giocatori che deve partire il primo passo verso la ricostruzione di un legame che appare già disciolto a brandelli; che si pensi maggiormente a Palermo come binario attraverso cui passa la propria affermazione professionale piuttosto che la strada buona per impinguare il proprio conto in banca e ne trarremo vantaggi tutti quanti.
Avrei altre cose da aggiungere ma sto già per dilungarmi molto. Grazie per l'attenzione!