Caro Lo Monaco,
Hai molte qualità come da molti sottolineato, sai giudicare i giocatori e molto spesso ci azzecchi (qualche volta sbagli ma nessuno é perfetto), hai il pregio di parlar chiaro, di renderti conto delle possibilità di una squadra e il grande pregio di fare programmi a lunga scadenza.
Però, caro Lo Monaco, non hai ben capito come funzionano le pubbliche relazioni in Italia. E purtroppo, queste non sono cose senza importanza perché le public relations, ti assicuro, sono molto importanti per qualsiasi impresa, diventano fondamentali per chi vive di televisione e giornali, e il calcio, in Italia, oltre che uno sport é anche un GIGANTE MEDIATICO.
Allora, già im molti ti abbiamo fatto notare come il tuo atteggiamento verso alcuni giornalisti é profondamente sbagliato. Negare l'ingresso al giornalista della Gazzetta dello Sport alle conferenze stampa é molto stupido, oltre che inutile. Boicottare alcune trasmissioni sportive perché vi presenziano degli ospiti non graditi, é una cosa senza senso. Ma in questa settimana stiamo salendo di grado (in negativo). Polemizzare contro una vedova il cui marito é considerato da moltissime persone un MARTIRE, é stato un colossale errore, indipendentemente dalle ragioni e dai torti. Sarebbe come polemizzare con i figli di Woitila. In Italia ci sono delle persone con le quali NON CI SI PUO' scontrare in pubblico. Nel caos mediatico NAZIONALE (non quello delle radio o dei forum locali) ne esci perdente, come ne sei uscito perdente. Ed hai solo fatto del male a te stesso e al Catania, forse ingraziandoti solo qualche tifosetto che si fa influenzare dalle dichiarazioni o non dal lavoro giornaliero.
Rinnovo il mio invito, se queste dichiarazioni sono state avallate dall'addetto stampa del Catania, ascoltami, licenzia l'addetto stampa e assumine uno bravo! Se invece le hai fatte solo soletto, prima di prendere queste posizioni, consultati con lui