Premetto che la mia,come la vostra immagino,considerazione di Donadoni prescinde dalla questione Amauri.
Devo dire che capisco il punto di vista di Templare e appavito,anche se nn lo condivido in tutto e x tutto.
E' vero, ci sono giovani italiani,come quelli citati (ma anche altri,penso a Rosina)che probabilmente meritano quella maglia.
Però io penso anche due cose:la prima è che ho sempre pensato che se un giocatore è forte gioca.Non c'è allenatore al mondo che rischia sulla sua pelle x chissà quali questioni ideologiche.Per questo ritengo che l'allarmismo che c'è ultimamente intorno ai vivai italiani,alla paura di nn avere piu giovani italiani forti,alle critiche piovute addosse a tante società che schierano solo stranieri,tutti questi atteggiamenti li trovo un pò sterili.
Totti ha giocato e avrebbe giocato anche se nel suo periodo vi fossero stati 33 oriundi in odor di nazionale.
E lo stesso vale x tutti quelli che hanno scritto pagine gloriose della storia azzurra,come Maldini,Nesta,Cannavaro,Donadoni,Baresi etc etc...
La verità è che queste idee,quelle degli oriundi,nascono anche e soprattutto xchè il calcio italiano vive un momento di grave crisi dei vivai.Di gente come Cannavaro e Nesta,Buffon o Zenga,Totti,Delpiero e chi piu ne ha piu ne metta,nn nascono in ogni generazione.Ci sono generazioni e generazioni.Questa nn è floridissima.E lo dimostra anche il campionato,dove le squadre piu forti sono zeppe di stranieri.
Mi direte,siamo campioni del mondo! Già,come dimenticarlo!
Ma quelle sono 7 partite,è un torneo breve,in cui contano i valori si,ma anche e soprattutto il carattere,le motivazioni.E li,si sà,siamo i migliori al mondo.
Purtroppo non c'è niente da fare,i migliori al mondo oggi nn sono italiani.
Tranne Buffon,oggi i migliori difensori nn sono italiani ( tranne ciò che è rimasto di Nesta e Cannavaro),i migliori centrocampisti li trovi all'estero,e di attaccanti l'Italia è ormai poverissima.
Dobbiamo essere sinceri:oggi Amauri è piu forte di Pazzini,di Bianchi e di altri .
Questo l'aspetto tecnico.
Tutto cade di fronte al principio x cui ogni giocatore deve giocare nella nazionale del suo paese natio.
Principio sacrosanto,che rispetto.E' al quale aderiscono in buona parte anche io.
Mi permetto solo di fare una considerazione xò,una riflessione insieme a voi:sono parole anacronistiche forse ormai?
Il mondo va verso una direzione completamente opposta,le etnie si mischiano,si va verso un mondo multirazziale e multietnico.Cosa che mi rende personalmente felice..
Mantenere i valori nazionali è un conto,trincerarsi dietro un forse inutile isolamento nazionale un altro.
Che dite ?