A Gaspare e Malato vorrei dire (lascio stare Anima perché lì c'é poco da discutere...)...
Personalmente ho criticato Sala Stampa, alcune cose mi piacevano, altre molto meno (Brigida mi piace
).
In ogni caso bisogna ammettere che é una (ma forse la) trasmissione sportiva più seguita a Catania. Era l'ultima puntata, si celebrava la promozione del magico Catania (
) credo fosse un dovere morale (non giuridico, ma morale) che qualcuno fosse presente. Anche per rispetto dei tifosi e dei telespettatori. La società non può scegliere i giornalisti e le trasmissioni! Così si incentiverà la condizione per cui un giornalista (o un ospite) non criticherà mai il catania per paura di essere boicottato (quindi meno pubblico, meno sponsor, meno...tutto). C'é bisogno di dibattito, c'é bisogno di critica. Giusta, sbagliata, ma c'é bisogno di discussione, tanto poi gli stupidi si rivelano tali da soli.
Certo, neanche a me fa impazzire Cantone, ma non é questo il punto. Il punto é che una società ha deciso di boicottare una trasmissione perché un ospite l'ha criticata. Ragazzi, ma siamo pazzi????
Anzi, vi dirò di più. Se fossi stato del Catania avrei preteso la presenza di Cantone per rispondergli, avrei preteso la presenza dei critici per far sentire le mie ragioni.
Già qui a Catania c'é una situazione "mediatica" MOLTO PARTICOLARE, che facciamo vogliamo anche un pensiero unico sul calcio? Vogliamo ripetere solo e soltanto quanto é bello Pulvirenti, quanto é bravo Lo Monaco? Vogliamo avere come ospiti quelle mezze tacche di allenatori che a Corner o nelle radio nostrane non fanno altro che glorificare tutto quello che fa il Catania? Gaspare, Malato, vogliamo questo davvero?
Ps Ripeto per l'ennesima volta che io condivido il 10% di quello che dice Cantone. MA non é questo il problema. Fortunatamente non sono un giornalista, ma se lo fossi, e vedessi dei miei colleghi BOICOTTATI solo perché non é piaciuto quello che è stato detto da qualcuno in trasmissione (poi voglio dire...Sala Stampa é stata sempre abbastanza filo societaria...ma qui si vuole il totale asservimento), se quindi fossi un giornalista sarei immediatamente solidale con i miei colleghi.