Vigilia di Pasqua. Mi torna in mente il 1985, il Palermo in C1 dopo la prima retrocessione della sua storia in questa categoria, ci sembrava impossibile ed il bello era che ancora non avevamo visto nulla.
Era il 6 aprile, si giocava un derby piccolo piccolo contro l'Akragas, che avrebbe concluso a giugno la sua apparizione in C1. Era il Palermo di Lele Messina, il centravanti che per baffi, panza ed ignoranza ricordava molto Vito Chimenti, il Palermo di "Paletta" Paleari e Valerio Majo, di Maiellaro e De Vitis, di Ranieri e Pircher, il centravanti che non sapeva segnare. E gli avversari si chiamavano Catanzaro e Messina, con i peloritani che ci diedero filo da torcere fino all'ultimo, salvo cedere poi armi e promozione per un gol di De Vitis al 91' nel decisivo scontro promozione a poche giornate dalla fine.
Era sabato e per me era strano andare allo stadio di sabato. Oggi mi viene da ridere se penso che negli ultimi dieci anni, complice la televisione, il Palermo l'ho visto giocare di lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e qualche volta anche la domenica.
Tra due giorni e a distanza di ventidue anni da quella partita andremo alla Favorita, che nel frattempo é stata ribattezzata con altro nome, per vedere Palermo-Cagliari, partita importantissima, forse l'ultimo appiglio alla speranza di cambiare una storia che sembra ormai scritta.
Tanto é cambiato da quel Palermo-Akragas del 1985, mi auguro che si mantenga soltanto la tradizione del risultato. Quel sabato vincemmo 2-0.