Una pena esemplare per episodi di una gravità inaudita. Prendiamoci la maxi squalifica e sfruttiamola al massimo, per quanto possibile, per risolvere alcuni problemi basilari per il futuro del Catania e di Catania. Per il momento la superficialità con cui i media nazionali trattano la complessa realtà della nostra città e l’inadeguatezza delle norme sportive per fronteggiare la violenza negli stati non sono questioni che possiamo permetterci di affrontare.
Possiamo invece darci gli strumenti per dimostrare con i fatti che da Catania può partire l’ennesima rinascita, magari persino un nuovo modello da esportare.
C’è tutto il tempo per valutare come mettere a norma l’impianto per la prossima stagione agonistica. La soluzione più praticabile è di dare al Catania la gestione totale dello stadio: è davvero l’ultima chiamata agli amministratori della città perché dimostrino con i fatti la reale disponibilità a supportare il Catania Calcio.
Magari l’occasione potrà essere sfruttata anche per rifare interamente il manto erboso e sistemare l’impianto di amplificazione: quest’ultimo è in assoluto l’intervento più banale di cui ha bisogno lo stadio e il fatto che non sia mai stato risolto è la testimonianza inconfutabile di quanto poco concreto sia stato l’impegno delle varie amministrazioni succedutesi a Palazzo degli Elefanti.
Dal canto suo il Catania dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare ancora una volta la società a cui affidare il servizio di regolamentare l’accesso allo stadio, affinché nessuno possa entrare se sprovvisto di biglietto.
Poi è indispensabile volgere almeno uno sguardo al futuro prossimo, che non può prescindere da un nuovo impianto. La società si è detta disponibile a dotarsi di un proprio stadio e di un proprio centro sportivo, auspicando un aiuto da parte del Comune, aiuto che sarebbe dovuto consistere nella cessione a prezzo a agevolato di un’area comunale su cui costruire. Per il centro sportivo la richiesta è caduta nel vuoto, e il Catania ha fatto da solo, acquistando un terreno a Mascalucia. Per lo stadio si spera in una collaborazione più fattiva, visto che l’occasione dovrebbe apparire ghiotta anche all’amministrazione.
Questi pochi atti concreti sarebbero un buon punto di partenza nella ricostruzione dell’immagine di Catania e varrebbero