...la purificazione. Nel senso che l'arbitro aveva appena fischiato il rigore per la Lazio ed a quel punto diverse migliaia di spettatori si sono alzati e sono tornati al calduccio della propria casa. Massimo rispetto per tutti, ma in definitiva eravamo più larghi, più comodi e sullo 0-3, a rigore trasformato, ci siamo gustati cori da brivido a favore della squadra in balia di se stessa più che della Lazio. Questo dopo che nell'intervallo, ancora sullo 0-1, avevo sentito perle di questo tenore:
1) Zamparini ci prende in giro.
2) Che acquisti buoni ha fatto Zamparini quest'anno?
3) Zamparini non ci vuole andare in Champions League.
18000 abbonati. Ancora troppi. Zamparini vuole costruire il nuovo stadio? Lo faccia per 20000, compresi 3000 posti per gli ospiti, perchè il Palermo ha bisogno di tifosi rosanero al 100%, non di prestiti dalle tre strisciate.
Chiusa la parentesi di folklore, passiamo alle due partite, quella che é iniziata intorno alle otto e trenta ed é finita al 44simo minuto del primo tempo e quella giocata dal 45esimo fino alla fine. Due storie diverse che mi suggeriscono una serie di considerazioni.
1) Stasera c'erano in campo, seppure su fronti opposti, Caracciolo e Makinwa. Volontà e impegno non si discutono, viceversa c'é molto da dire quanto a concretezza, pari praticamente a zero. Se a questo si aggiunge la rogna che Caracciolo si porta appresso, per cui quando fa la cosa giusta o trova un portiere in vena di miracoli, oppure un legno o ancora un guardalinee che prende un abbaglio, come mi dicono sia successo stasera, il quadro é completo. Sommando a tutto questo il fatto che lo scorso anno il Palermo ha giocato tre quarti di campionato senza un vero portiere ecco che l'esonero di Delneri si spiega in maniera semplice e senza andare a cercare chissà quali giustificazioni tattiche.
2) Ol primo tempo non era stato affatto male, malgrado molti giocatori mi sembrassero ben al di sotto delle loro reali potenzialità. Un paio di gol mangiati da Caracciolo e Bresciano, la rogna puntuale di Caracciolo sul gol annullato, qualche buona geometria, con la Lazio che non sembrava imperforabile in difesa. Poi la serie incredibile di errori in occasione del gol regalato ai biancocelesti, quella palla che nella nostra area sembra pesare 100 chili, impossibile da allontanare, sempre fra i piedi degli avversari. Quindi il black out, come già detto. Ad inizio ripresa mi sarei aspettato un Palermo col coltello tra i denti ed invece quello tornato in campo assomigliava più ad un cucciolo di cocker con la coda fra le gambe. La squadra ha ceduto psicologicamente e di botto, un pò come a Reggio é sembrata impelagata nelle sue stesse paure. Bruttissimo segno. Per certi versi mi ha ricordato l'ultimo Palermo di Delneri, quello sconfitto in casa dal Siena, come se i giocatori fossero ritornati dagli spogliatoi con un'idea del tipo: "Ma come mxxxxxa glielo facciamo un gol alla Lazio?".
3) "E' meglio accendere una candela che maledire il buio" e "Non disprezzare il serpente solo perchè non ha le corna, perchè un giorno potrebbe trasformarsi in drago". Due proverbi cinesi che dovrebbero far riflettere chi sta conducendo questo mercato di riparazione in casa rosanero, sempre che non l'abbiano già fatto da soli. Amauri é il passato, momentaneamente (si spera) messo in soffitta. Inutile piangere sul latte versato, ma é necessario prendere coscienza (la candela del primo proverbio) che ci sono solo due strade percorribili: la prima dice che per continuare con questo modulo bisogna trovare un giocatore dalla caratteristiche fisiche di Amauri e sostituire l'ex-giocatore (limitatamente al Palermo, sia chiaro) Brienza con un altro trequartista, la seconda che bisogna prendere una punta e due esterni e passare al 4-4-2 se si vuole continuare ad insistere su Caracciolo. Altrimenti il quinto posto (il serpente del secondo proverbio) diventerà settimana dopo settimana sempre più vicino e ci ritroveremo risucchiati nel gruppone senza nemmeno capire come.
Sono sincero, vado per sensazioni e dico adesso, sperando di dovermi rimangiare tutto fra un paio di mesi, che questo Palermo costruito su Amauri, ma senza una sua reale alternativa in panchina, non arriva a fare più di venticinque punti nel girone di ritorno. Mercoledì alle 19,00 vedremo se la società é della mia idea oppure no.
Intanto iniziamo a rimboccarci le maniche, venerdì si gioca di nuovo.
"Non nobis Domine, sed nomini Tuo da gloriam"