Autore Topic: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.  (Letto 3159 volte)

Offline GPalermo1954

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Re: Piena solidarieta' all' associazione calciatori.
« Risposta #15 il: 30 Ottobre 2010, 01:57:32 pm »
Fanta,senza volere entrare in polemica,pero',mi pare,che tu ti ostini volutamente a non ascoltare l'interlocutore.Hai imparato la filastrocca a memoria e la ripeti con caparbieta'
allo scopo di soddisfare te stesso....lo sanno gli stupidi,gli imbecilli e tutti i rincitrulliti del mondo che Bosman non c'entra un fico secco con il caso in questione ma era un ESEMPIO di come si puo' incorrere in ERRORE...dai,non e' difficile...e tutti i presupposti fantasiosi d'investimenti da parte delle societa' in strutture sanitarie,ma te li sogni nei tuoi incubi notturni?ma chi?Lotirchio lo spilorcio che riclica sinanco i cerotti usati ?Ma te l'immagini?
Nel tuo ragionamento c'e' un "peccato originale":parti da un presupposto sbagliato.
E' che tu consideri la categoria dei calciatori alla stregua de lavoratori comuni e non li annoveri nei lavoratori atipici o dello spettacolo e pertanto non soggetti alla regolamentazione di tutti gli altri.
Tu,e Lotito ci tenta,applichi le stesse normative dello statuto dei lavoratori in genere non tenendo conto che la categoria e' a parte e come tale bisogna trattarla e purtroppo privilegiarla per il rispetto di peculiarita' che gli altri non hanno.
Le cure di un infortunio di un calciatore non le puoi allineare a quelle del periodo di malattia di un qualsiasi lavoratore e vanno tutelate in funzione della loro incidenza delle prestazioni future.
Per chiudere il discorso ti dico che se ne facciamo del problema una questione morale se ne puo' parlare e sai quante storture e ingiustizie sociali ne verrebbero fuori...e su quello saremmo d'accordo.
Ti auguro un fine week end..
CATANIA USQUE AD FINEM